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Intervista doppia a Guia Risari e Giulia Rossi, autrice e illustratrice de Gli amici del fiume

Gli amici del fiume (San Paolo edizioni), è un romanzo davvero dolce. Un viaggio e un inno all’amicizia, capace di risvegliare ricordi agli adulti e incuriosire i più piccoli. I rumori avvolgono il lettore, rumori selezionati, suoni che appartengono solo alla natura, e solo la natura ci può concedere di ascoltare.

Abbiamo intervistato Guia Risari, autrice, e Giulia Rossi, illustratrice, perché riteniamo che la collaborazione autore/illustratore sia una meraviglia da esplorare.

«Se un arcobaleno inizia…» cominciò Nina.
«…è certo che da qualche parte finisce» terminò
Taddeo con un sorriso raggiante.

Intervista doppia a Guia Risari e Giulia Rossi sul loro libro Gli amici del fiume

Guia Risari, Gli amici del fiume. Illustrazioni di Giulia Rossi
Guia Risari, Gli amici del fiume. Illustrazioni di Giulia Rossi

Il fiume, i suoi suoni e la sua anima, i suoi ospiti, quali sono le caratteristiche principali che hanno ispirato questo romanzo sia dal punto di vista illustrativo che narrativo?
Guia: La vivacità, l’amicizia, la meraviglia, la voglia di scoprire e condividere sono non solo le caratteristiche principali dei protagonisti di questo romanzo, ma i motori di tutta la storia. Ho immaginato una situazione ideale per degli amici: avere tanto tempo, tutto il tempo che si vuole per vivere delle avventure insieme. Allora anche le faccende più banali diventano delle imprese e ogni giorno è una scoperta.
Giulia: È stato senza dubbio il senso di libertà che ho ritrovato in ogni capitolo. Il bosco è un luogo lontano dalla frenesia del quotidiano, in cui anche la pioggia viene vissuta con stupore e finalmente svaniscono tutte le preoccupazioni per il futuro. Proprio come nei campeggi estivi tra amici.

Gli amici del fiume è un viaggio che vede protagonisti tre simpatici animali, tre amici coraggiosi e impavidi, anche se a volte hanno paura loro come tutti noi. Vi siete confrontate per rendere questi incredibili personaggi così reali?
Guia: Il confronto è avvenuto dopo, a cose fatte. Il che non significa che non sia avvenuto. Credo che un elemento importante di questo romanzo – oltre al rapporto affettivo tra i protagonisti, alla sensibilità di ognuno e al suo coraggio – sia la libertà. Qui ognuno è quel che è senza troppi sensi di colpa o censure. E il lettore è necessariamente conquistato da questa libertà e s’identifica più facilmente coi protagonisti.
Giulia: La lettura iniziale del testo è stato già di per sé un momento importante di confronto con Guia Risari. Mentre leggevo, i personaggi mi apparivano sempre più nitidi nella mente, pagina dopo pagina. È stato molto spontaneo lasciare poi correre la mano sul foglio. Ancora più bello è stato vedere la somiglianza dei miei disegni con gli schizzi di Guia, mi ha reso molto contenta perché ero riuscita a cogliere lo spirito del romanzo.

Quale il personaggio che vi assomiglia di più?
Guia: A me personalmente credo somigli di più il riccio Adamo per quello strano misto di ritrosia e coraggio, timidezza e slancio che lo spinge sempre molto al di là dei suoi limiti. Adamo, per me, non sa prima cosa aspettarsi da se stesso e resta piacevolmente stupito scoprendo di essere più forte, coraggioso, avventuroso di quel che pensava.
Giulia: Difficile dirlo, ho ritrovato un po’ del mio carattere in ognuno dei protagonisti: Adamo rispecchia il mio lato più emotivo, quando mi sento contesa tra il coraggio e la timidezza. In Nina mi riconosco per gli atteggiamenti sgraziati che assumo in alcuni momenti. In Taddeo ammiro la sua forte convinzione di essere carnivoro: a volte nella vita, credere di essere ciò che non si è, fa fare cose sorprendenti.

Cosa avete imparato da questo libro?
Guia: Io ho imparato a lasciare spazio all’improvvisazione, a divertirmi con dei personaggi buffi e per molti versi imprevedibili, a sapere vedere il grande anche nelle piccole cose, a celebrare ogni trionfo, a non abbattersi per le sconfitte.
Giulia: A non avere paura del cambiamento. La vita è fluida e imprevedibile proprio come un fiume,
ma non per questo bisogna temerla, anzi! Bisogna imparare a nuotarci dentro, volgendo lo sguardo all’orizzonte con ottimismo.

È importante il dialogo tra autore e illustratore? Ci raccontate qualche aneddoto?
Guia: Non abbiamo avuto molto modo di scambiare impressioni e opinioni. In compenso, mentre scrivevo questa storia, disegnavo e ho poi scoperto che lo stile di Giulia Rossi corrispondeva in pieno ai miei schizzi. Come se mi avesse spiato da dietro le spalle. È quindi un caso di corrispondenza perfetta.
Giulia: Fin dalla lettura delle prime pagine, il romanzo mi ha riportato alla mente le camminate nei boschi e le suggestive atmosfere della natura che mi sono molto care. Guia Risari ha saputo esprimere perfettamente a parole dettagli e sfumature della natura che io cerco sempre di disegnare. Direi che è stata un’intesa telepatica.

Gli amici del fiume è un romanzo per tutti, adulti e bambini possono scoprire nuove sensazioni o ricordare il passato. Quanto della vostra infanzia c’è in questo libro?
Guia: C’è molto. In particolare di quelle belle esperienze di amicizie precoci in cui non c’è un vero e proprio confine tra uno e l’altro e le scoperte, le curiosità, i dubbi di uno diventano subito una faccenda collettiva. In questo romanzo sono molto presenti i momenti ludici e sociali dell’infanzia che sa vivere ogni esperienza a fondo, in particolare l’amicizia che è il sole che illumina tutto.
Giulia: In diversi passi del libro ho ritrovato la spensieratezza e la fantasia dei pomeriggi passati coi miei compagni di scuola. I momenti di gioco rendevano preziose le cose che gli adulti di solito trovano insignificanti e quando si avvertiva un pericolo, lo si affrontava insieme come una vera e propria squadra. È una lettura che mette in luce il valore dell’amicizia, come solo i bambini sanno fare. E per questo lo consiglierei caldamente anche agli adulti.

Un consiglio per chi vuole diventare scrittore e/o illustratore.
Guia: Leggere, ascoltare, osservate tutto quel che si ha attorno con grande attenzione e curiosità. Non fermarsi alle apparenze, ma scavare e, se mai, mettere in dubbio, cercare e inventare. Lasciare sempre uno spazio al dubbio, alla domanda e al sogno, perché se è vero che la realtà è una, i modi di descriverla e spiegarla sono infiniti. Quindi esercitarsi ad affrontare quest’infinitudine.
Giulia: Ritengo che, anche per l’illustrazione, la curiosità sia un ingrediente importante. Aprirsi al mondo, saper vedere e andare oltre ciò che si vede. Consiglierei inoltre di equipaggiarsi delle tre indispensabili “P”: passione, pazienza, perseveranza.

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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