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Come catalogare libri per bambini

Premessa: ordinare, o catalogare, giochi o libri per bambini, è praticamente impossibile. Nonostante le buone intenzioni, arriverà il bipede impetuoso e deciderà, senza se e senza ma, che quei libri riposti in ordine sulla libreria proprio non vanno, offendono la sua creatività. In pochi secondi il lavoro di catalogazione riceverà uno scossone, una sorta di terremoto. Conclusione: i libri sparsi sul pavimento sono la soluzione migliore per qualsiasi bambino.

Ma, poiché noi, bravi adulti responsabili, cerchiamo il compromesso, sappiamo che più o meno ogni sera l’opera di riordino fa parte della quotidianità.

Come catalogare libri per bambini: vari metodi

Per tornare al titolo del post, Come catalogare libri per bambini, io ragiono ad altezze. Mi spiego: nei ripiani più accessibili cerco di infilare i libri più amati, quelli che rischiano la distruzione tanto vengono sfogliati e letti. Certo, inserisco qualche titolo nuovo per stupire, ma i bambini hanno le idee chiare, molto chiare, e il loro libro preferito deve sempre essere accessibile in tempi brevi. Pena l’arte dello «scalare le librerie» che non è mai consigliabile.

Seconda variabile utile, se volete mettere un po’ di ordine, sono gli spazi. Alcuni albi illustrati sono enormi, altri piccolini: molto dipende dallo spazio tra una mensola e l’altra. Non tutti riescono a incastrarsi a dovere e non sempre è possibile alzare le mensole creando spazi su misura, quindi capita di dover spostare i libri in base allo spazio necessario.

Ovviamente la tipologia di libro è importante, ma non fatevi ingannare dalla classificazione dei libri per grandi. Ai bambini non importa nulla se un libro parla d’amore o d’amicizia, o se insegna o ha tante o poche parole. Sono dettagli assolutamente insignificanti. A loro interessa la forma del libro, quadrati o rettangolari, grandi o piccoli, la struttura, cartonati o libri da grandi, pop-up (qui però bisogna fare attenzione i più piccoli tendono a disintegrarli), colorati o poco colorati, quello con tante parole, o quello senza parole. Se proprio volete dividerli per tipologie allora ci sono i libri con tante macchine che spesso vengono divisi da quelli con tanti animali. O quelli con tanti super bambini, o quelli che «mi fanno tanto ridere».

Le divisioni in stile, storia in rima, fiabe, albi molto creativi, sono fisse degli adulti.

Un paragrafo a parte meritano i fumetti: se avete un nano in casa amante di Topolino, ovvio che pretenderà una libreria solo per il suo eroe preferito. Il numero, solitamente elevato, di fumetti aiuta l’ingegno.

Altre suddivisioni, autore, casa editrice ecc. , assicuro che non interessano minimamente ai piccoli lettori. Quindi, per concludere alla domanda «come catalogare libri per bambini?» possiamo rispondere come piace più a loro, tanto appena ti giri li mettono dove vogliono (anche sotto al tavolo o nella cuccia del cane).

Foto | Unsplash

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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