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Cos’è un rifugiato: Elise Gravel lo spiega a bambine e bambini

Mondo umano. Da sempre. Non è mai troppo presto per spiegare a un bimbo o a una bimba che ci sono loro coetanei costretti a lasciare le proprie case, residenze e famiglie, in fuga da gravi pericoli, in viaggio senza meta e con tanta paura, in cerca di asilo o accoglienza da qualche altra lontana parte. Loro malgrado. Del resto, “un rifugiato è una persona, proprio come te e me”.

Cos’è un rifugiato

Elise Gravel, Cos’è un rifugiato?

Appena nati capita inevitabilmente di sentire adulti che ne parlano, voci, notizie. Tanto vale spiegare con semplicità di che e di chi si tratta, con esempi e paragoni, senza preconcetti e banalità, rimettendosi alla straordinaria capacità infantile di intuire e immedesimarsi, bimbi e bimbe sapiens.

C’è la piccola Ayla, partita dalla Siria per colpa della guerra che spiega: “Amo disegnare con mia sorella. Facciamo dei fumetti divertenti”.

Ci sono i coetanei Majid dal Sudan, Roseline da Haiti, Musa dall’Afghanistan, Nala dalla Somalia, Sebastian da Cuba. E, poi, alcuni rifugiati celebri come Rita Levi Montalcini (1909-2012), Bob Marley (1945-1981), Malafa Yousafzai (12 luglio 1997), attivista e blogger pakistana, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, Albert Einstein (1879-1955), Anne Frank (1929-1945), Maria Montessori (1870-1952), Freddie Mercury (1946-1991).

L’importante è rispettarli dal principio come eguali a noi, comunque e dovunque si presentino, interessanti per la loro storia personale e per quanto possono mostrare al mondo.

Un libro cortese di Elise Gravel

La bravissima illustratrice canadese Elise Gravel (1977), affermata in patria e all’estero, pluripremiata, ha realizzato un altro libro cortese per bambine e bambini, oltre che per gli adulti che amano trascorrere tempo con loro, insegnare e imparare.

Poco testo, l’essenziale, breve e profondo; grandi disegni colorati di tutti i colori; volti che dicono tanto in contesti diversi di persone e cose.

Bella anche l’introduzione di Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr (The United Nations Refugee Agency) per l’Italia; con ogni copia venduta un euro sarà devoluto proprio alle attività di questa importante organizzazione.

Chi dovrebbe leggere Cos’è un rifugiato

Si tratta davvero di un libro ben illustrato che ci aiuta a parlare chiaramente di vicende complesse, anche a molto piccoli, utile per una biblioteca comunale, per una maestra o maestro scolastico, per un genitore o un nonno accorti.

Ai rifugiati è stato negato il diritto di restare, di continuare a vivere dove risiedevano, il diritto di fare le cose “normali” che facciamo noi; sono stati obbligati a una migrazione forzata per non rinunciare a dire, pensare o essere quello che si è; qualche volta anche a causa dei cambiamenti climatici antropici globali e di disastri naturali. Intorno a loro ci sono troppa indifferenza e diffusa ignoranza. Facciamo insieme qualcosa per dissiparle.

Il libro

Elise Gravel
Cos’è un rifugiato
traduzione di Ambrogio Arienti
HarperCollins, 2021

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