Christine Nöstlinger racconta le storie della storia del pinguino
Chi ci segue sa quanto amo le storie per bambini, quelle un po’ buffe e bizzarre, capaci di scatenare enormi risate e buonumore e di conquistare un giovane lettore pronto a partire per nuove avventure. E proprio perché amo le storie, strambe, non posso che consigliarvi la lettura di Le storie della storia del pinguino di Christine Nöstlinger (Illustrazioni di Barbara Jung, traduzione dal tedesco di Anna Patrucco Becchi, edito in Italia da La Nuova Frontiera Junior). Non una ma tante storie presentate in un modo completamente nuovo, che cattura il lettore e lo ammalia tra le pagine più incredibili e divertenti mai lette.
Le storie della storia del pinguino
Partiamo dall’inizio, perché una buona storia ha sempre un inizio: questa è una certezza assoluta. In questa troviamo Emmanuel, bambino che ama le scatole dei fiammiferi, il suo papà, il signor Bierbauer, la prozia Alexa, a cui ora va tutto bene, la signora Siebenbürger, vicina di casa infreddolita, l’assistente Schestak…
In realtà i personaggi sono molti di più ma la prima storia parte da loro, per poi approfondire molti altri dettagli. Succosi dettagli.
Le persone che vivono insieme da così tanto tempo come Emanuel e suo padre, si conoscono abbastanza bene.
Non c’è quindi bisogno che Emanuel dica:
«Papà voglio avere il pinguino!»
Il padre esce dal soggiorno, la signora Siebenbürger esce dietro di lui strillando e il padre guarda Emanuel ed Emanuel guarda il padre. Si guardano a lungo. Il padre ama Emanuel, ma non i pinguini e quindi dice: «La zia Alexa sarà contraria!»
Gli altri personaggi
Ovviamente Emanuel porta a casa il Pinguino, e da qui parte la storia del Pinguino in casa di Emanuel, con tanto di impianto di raffreddamento e piscina in cantina. Ma per capire questo inizio non possiamo tralasciare la storia dell’assistente Schestak e della signora Siebenbürger.
La storia della signora Siebenbürger e la storia dell’assistente Schestak in realtà dovrebbero essere identiche. Tutte e due narrano infatti di un assistente di zoologia che scrive per avere un uovo di pinguino e dopo mille tiraemolla ne riceve uno immerso in tanti trucioli di legno, per via aerea e senza dazi doganali. E poi fa schiudere l’uovo di pinguino e ne è molto fiero, perché a nessuno è ancora riuscita un’impresa del genere. E proprio quand’è così fiero e per la prima volta il pinguino starnazza, il direttore dell’Istituto lo licenzia.
Un intreccio di storie
Storie che si intrecciano e si abbracciano, bellissime, divertenti a volte, altre un po’ tristi, ma comunque dense di significato; racconti che allargano il punto di vista del lettore per poi ritornare nel dettaglio.
Non manca la storia della prozia Alexa e dell’amica della signora Siebenbürger, anziana e grassa, che a sua volta racconta di una gatta molto grassa e molto vecchia che tremava, come la signora Siebenbürger a pensarci bene…
La casa di Emanuel puzza di pesce ed è fredda, ma le storie spuntano come un fuoco scoppiettante, e ci avvolgono con estrema tenerezza. E il finale?
Oh no, quello non intendo svelarlo. Sappiate però che questo libro ne propone ben tre, da scegliere o amare contemporaneamente.
Review Overview
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Da leggere
La storia di Emanuel e del suo pinguino fa da cornice a tantissime altre storie imperdibili: un libro divertente e unico.