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Claudia Mencaroni ci porta nel regno di Nientepopodimenoché

Nel regno di Nientepopodimenoché scritto da Claudia Mencaroni ed edito da Verbavolant, più che un libro ricorda un taccuino, un diario di viaggio pieno di tesori, quei tesori che si trovano solo dentro le tasche dei bambini.

Nel regno di Nientepopodimenoché

Nel regno di Nientepopodimenochè

Quando il re Primaditutto si sveglia dal letargo e si affaccia sul suo regno di Nientepopodimenoché urla: “Che disastro, che disastro” e ordina ai Cavoliamerenda di tagliare l’erba.

Suo figlio, il piccolo Cincischia, è preoccupato per le camomille, il tarassaco e i papaveri ma il re Primaditutto vuole prima di tutto pulizia!

E così ordina di potare gli alberi, alla ricerca di ordine, e di estirpare le erbacce, per il decoro, incurante dei nidi scrocchianti, del vento sonoro, degli insetti, delle erbe spontanee…

Nel regno di Nientepopodimenochè

Il giorno delle udienze il suddito Nonnulla chiede di lasciare il regno alla ricerca di gemme e boccioli, peduncoli e colori e Primaditutto si stupisce che nel suo immenso regno non ci sia nemmeno una gemma e un bocciolo, ma il giovane Cincischia gli ricorda che sono stati falciati.

Così come sono spariti frulli, battiti e cinguettii spingendo Suppergiù ad andarsene, seguito da Menodiniente che ricerca ombre, profondità, cose nascoste e minuscolinità.

La fila di sudditi equipaggiati di zaini, borse e bisacce scatena l’ira del re e un mantello di sgomento avvolge il regno.

Anche Cincischia, voce di cristallo, vuole mettersi in viaggio, alla ricerca di Suppergiù, Nonnulla e Menodiniente facendo comprendere a Primaditutto la grandezza di tante minuscole inezie. Il re prepara il suo zaino e chiede al figlio, acclamato dalla folla come nuovo re di Nientepopodimenoché, il permesso di partire, per convincere quanti più nonnulla, Menodiniente e Suppergiù a tornare…ci riuscirà?

La particolarità del libro, oltre la storia

Nel regno di Nientepopodimenochè

Tra le pagine un segnalibro con tante sfumature di rosso (rosso linguaccia, rosso fragola timida e rosso mani nel sacco!), una mappa del regno di Nientepopodimenoché, origami, un sacchettino di semini di senape, lo spartito dell’Adagio di Cincischia (donato agli abitanti del regno da Ornella Altavilla), frammenti di poesia e una speciale bussola da usare quando si è scombussolati.

Nei risvolti del libro il prospetto dei baratti (quanto basta di quaderni corrisponde a 2 botti di merenda), la tabella settimanale (per ripensare e rivedere le incombenze quotidiane), delle distanze (meglio un viaggio dietro l’angolo o fuorimano?), dell’energia (oggi ti senti in eruzione o sotto le scarpe?) e delle quantità (un sacco, un botto e un cincinnino).

Un inno alla sonorità delle parole

Un racconto divertente e ricco di sorprese che si svelano pagina dopo pagina, un suggerimento agli adulti, spesso in equilibrio precario tra impegni e incombenze quotidiane, a rivedere le priorità e a trovare il tempo fichisecchi, pocodibuono, trippepergatti e chevvuoichesia.

Un inno alla sonorità delle parole, un racconto poetico, in cui le illustrazioni di Serena Mabilia donano una connotazione onirica; un grande libro che parla di piccole cose, le piccole cose che a volte gli adulti non riescono a vedere…per fortuna ci sono i bambini!

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Da leggere

Un libro da leggere e scoprire che conquisterà grandi e piccini!

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Elena Valente

Insegnante di scuola primaria, lettrice vorace e onnivora, da oltre vent'anni cerca di instillare nei propri alunni e alunne il sacro fuoco della lettura.

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