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Come scegliere libri per bambini

Negli ultimi anni il mercato ha fatto un’incredibile scoperta: i bambini leggono! Perbacco! Leggono, osservano, amano le storie…. In realtà lo sapevamo da tempo: Munari lo ha ribadito diversi anni fa. Forse sarebbe più corretto affermare che oggi nessuno nega un libro a un bambino, e, alla luce della quantità di giocattoli che hanno, un libro ci sembra un regalo più educativo, più sano.

Quindi ben venga la scoperta del mercato, e il cambiamento che vede noi adulti i principali acquirenti del settore.

Ma come scegliere un libro per bambini? Ce ne sono talmente tanti che a volte è davvero difficile. Sono colorati, fantasiosi, di formati diversi, presentano storie nuove o storie che i piccoli già vedono in televisione. Sono molto educativi e affrontano le principali paure dei più piccoli, o semplicemente giocosi, sono legati a un processo di apprendimento, da colorare o da tenere sotto vetro dato il prezzo di copertina. Quali scegliere, partendo dal presupposto che il nostro desiderio è solo ed esclusivamente quello di portare benessere nella vita del piccolo?

I miei consigli su come scegliere libri per bambini

Non è facile, ma sicuramente non impossibile. Io impiego sempre molto tempo prima di acquistare un libro per bambini, ho le idee molto chiare, ma il primo punto di partenza è: cosa piace a quel bambino o bambina? Quali sono le sue passioni, i suoi desideri? O ancora: sta passando un momento difficile? Sta diventando sorella/fratello, deve abbandonare il pannolino, sta affrontando un cambiamento notevole, come posso aiutarlo con un libro?

La storia e le illustrazioni

Una volta valutate queste variabili, inizio a prendere in considerazione la storia: non deve essere noiosa! E a osservare le illustrazioni: a mio avviso non devono essere troppo stereotipate e nemmeno troppo «adulte». A volte ho l’impressione che certi Albi Illustrati si servano di immagini troppo lontane dal mondo infantile. Belle, ma distanti.

Scarto a priori tutti i libretti collegati alla televisione perché preferisco regalare una storia nuova.

Questo secondo passaggio in realtà mi porta via moltissimo tempo, perché tanto dipende dall’età del lettore, e non sempre trovo quello che cerco. Le immagini possono essere molto belle, ma può capitare che il testo sia troppo semplice, o privo di una storia: capita di trovare libri che vogliono insegnare a tutti i costi, tanto da non narrare nulla… O viceversa, la storia è davvero ben scritta ma le immagini sono troppo complicate, contengono troppi dettagli o semplicemente sono troppo adulte.

Devo sottolineare che questo passaggio è molto soggettivo: non è detto che le «mie illustrazioni preferite» siano anche quelle di altri. Sono disegni, e come è giusto che sia suscitano emozioni differenti in chi guarda. Ad esempio io non amo le storie troppo educative, preferisco regalare libri che facciano volare la fantasia, ma mi è capitato di cercare libri illustrati particolari perché dovevo fare un regalo a un bambino che in quel momento stava vivendo emozioni molto forti e difficili da capire.

L’originalità la cerco sempre, ma deve essere alla loro portata. Libri che per me erano sublimi mi sono tornati con un «non lo capisco, mamma». Con buona pace per i miei propositi.

Un dettaglio a cui faccio molta attenzione è sempre il ritmo narrativo, perché sono convinta che quando leggiamo ad alta voce una storia ai bambini il ritmo aiuta la fantasia, riesce a catturare l’attenzione anche dei meno concentrati, e spesso è anche divertente!

Il prezzo ha la sua importanza

Infine il prezzo, ebbene sì, anche il prezzo orienta la mia scelta finale: un libro per bambini ha un costo variabile, molto dipende dai materiali usati o dal formato. Ovviamente anche il prezzo incide sulla scelta, inutile negarlo: personalmente non vado mai oltre i 20 euro e questa cifra la spendo solo ed esclusivamente per albi illustrati, o libri pop up, di grande formato.

Si trova moltissimo anche nell’usato. Perché non è vero che i bambini distruggono i libri, al massimo li consumano.

Foto | Pixabay

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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