VAMPS. Sangue fresco: l’accademia vampiresca secondo Nicole Arend
Quando un nuovo romanzo sui vampiri e dintorni arriva a portata di mano non nego un certo scetticismo. Una sorta di scudo protettivo anti-delusione si attiva nella parte destra del mio cervello. Molto, moltissimo, è già stato scritto. Sebbene personalmente nutra tantissima fiducia nel genio umano, sono consapevole che riuscire a presentare al pubblico, soprattutto se giovane, una storia nuova non è per nulla facile. Ma per fortuna amo rischiare.
VAMPS. Sangue fresco di Nicole Arend (traduzione di Chiara Beltrami, Baldini+Castoldi), è una storia nuova, anche se fondata su alcuni dettagli che i puristi dei vampiri definirebbero regole esatte. Ed è proprio per questa sua capacità di tessere una nuova avventura a vecchie e amate regole che “rischia” di piacere sia ai lettori neofiti del genere che ai super appassionati, sempre alla ricerca di nuove storie vampiresche.
VAMPS. Sangue fresco
Non tradite scetticismo al primo sguardo, sarebbe un grave errore. VAMPS è il nome di una accademia, la Vampire Academiae ad Meritum, Peritia et Scientia. Sì lo so, di accademie e vampiri ne hanno già scritto, per non parlare di scuole in generale nei romanzi fantasy. In questo caso devo sottolineare alcune fondamentali differenze:
- l’età dei partecipanti è circa 18 anni (dettaglio molto importante, fidatevi);
- l’accademia accoglie solo vampiri figli di vampiri. I più intelligenti, influenti, famosi. E ricchi.
In poche parole, i personaggi di questo romanzo, protagonisti e non, non hanno nulla a che vedere con gli adolescenti insicuri, maltrattati o altro già conosciuti in altri libri, perché l’accademia accoglie solo l’élite dei vampiri, che storicamente tutti sanno essere bellissimi, affascinanti, fortissimi, intelligenti ecc.
Un concentrato di ormoni difficile da descrivere.
Dillon, un dhampir
Ma… c’è un allievo dell’Accademia che non solo non è un vampiro, non è neppure ricco, non appartiene a una famiglia d’élite, non succhia sangue, non vola, non è velocissimo, non legge nella mente…
Eppure, Dillon Halloran è scrupoloso all’appuntamento per iniziare un nuovo anno accademico. Unico adolescente a piedi in mezzo a elicotteri, auto di lusso, slitte super moderne. Dillon è un dhampir. Suo padre è umano e sua madre è una vampira, anche se lui non ha mai avuto l’onore di conoscerla. Attenzione, qui già gli appassionati del genere hanno drizzato le antenne, perché se da un lato VAMPS è un romanzo per adolescenti, dall’altro la cura nei dettagli lo contraddistingue dalla prima all’ultima pagina; infatti, dhampir o dampiro non è una parola propria dell’autrice ma parte del gergo dei vampiri. Da sempre (quindi se vi siete fermati alla Marvel vi suggerisco comunque di approfondire l’argomento).
Dillon è un normalissimo ragazzo anche se è obbligato a frequentare questa famosa accademia per vampiri per tre anni. Tre lunghissimi, infiniti, anni. Dillon è destinato a molto di più che alle normali scaramucce vampiresche e ben presto anche i suoi compagni di corso se ne rendono conto. Fin dalla prima cerimonia, infatti, dimostra di essere diverso, dagli umani ma anche dai vampiri, e in poche ore diventa VE: Vampiro Eletto…
La scelta del Vampiro Eletto
“Dobbiamo incontrarci di nuovo nella sala grade e sceglieremo il VE”.
“Il VE?” Dillon si accigliò.
“Il Vampiro Eletto. Il miglior vampiro di ogni anno.”
“E come si fa?” Sperava che non fosse un altro rituale umiliante.
Jeremiah gli lanciò un’occhiata di traverso. “Assaggiando reciprocamente il sangue di ognuno.”
Dillon impallidì. Era ovvio. In quale altro modo lo facevano i vampiri?
“Come abbiamo fatto con Madame Dupledge?”
Per un terrificante minuto immaginò di bere da Bram o peggio, da Asta o Angelo; o peggio ancora , ma per ragioni diverse, da Cora. Non avrebbe potuto farlo per nessuna ragione.
“No, dai campioni che abbiamo fornito la scorsa notte in modo che non sappiamo a chi appartenga il sangue.”
Era meglio. Ma non di molto.
VAMPS è un romanzo originale
Tra rituali davvero insoliti, scoperte sconvolgenti, amici, nemici e amori bollenti, Dillon si ritrova ben presto coinvolto in piani decisamente più grandi di lui, lui… un semplice dhampir.
Coinvolgente, appassionante, decisamente avventuroso, VAMPS non nasconde storie d’amore ma le mescola tra altre storie molto più interessanti, esplora l’attrazione tra i sessi e contemporaneamente ci offre l’odore del sangue. Affina la vista di Dillon ma anche dei lettori che tutto d’un tratto si ritrovano a fare attenzione alle diverse possibilità intraviste nell’intreccio. Ma soprattutto VAMPS è originale al punto giusto per iniziare una nuova saga capace di dare nuova energia a un genere letterario che ha ancora molto da raccontare.
I nostri voti
Storia
Leggibilità
Prezzo
Originale
Un’avventura vampiresca che riuscirà a conquistare il cuore degli adolescenti, e non solo.