La mappa dei diritti: un viaggio alla scoperta dei diritti umani con i bambini
Provate a immaginare: un giorno qualsiasi, durante una pioggia fitta fitta, solo pochi studenti e il bidello riescono a raggiungere la scuola. La scuola è isolata. Cosa faranno mai questi pochi studenti rinchiusi dentro le mura senza insegnanti a ribadire obblighi e doveri? Trovano e leggono la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza…
Non molto credibile, vero. Almeno, non è credibile se penso ai bambini e alle bambine che conosco io. Ma l’idea di Francesca Quartieri, autrice de La mappa dei diritti (illustrazioni di Francesca Ballarini, Sinnos) e formatrice sulle questioni che riguardano i diritti umani, l’intercultura, la parità di genere e l’educazione alla nonviolenza, è valida, perché con un guizzo creativo riesce a catturare l’attenzione e a soffermarsi su tematiche davvero fondamentali rendendole accessibili anche ai bambini e alle bambine.
La mappa dei diritti
Il volume, agile e colorato, presenta diritti, parole importanti e concetti fondamentali e lo fa scomodando una signora di tutto rispetto, niente meno che Eleanor Roosevelt che, come nei sogni più incredibili, intraprende questo viaggio da un concetto semplice, ma che tendiamo spesso a dimenticare anche nel nostro quotidiano: dove iniziano questi diritti?
Le risposte dei pochi bambini presenti si accavallano e sono tutte corrette perché:
I diritti umani iniziano proprio in piccoli posti vicino casa, così vicini e così piccoli che essi non possono essere visti su nessuna mappa del mondo. Ma essi sono il mondo di ogni singola persona: il quartiere dove si vive, la scuola frequentata, la fabbrica, fattoria o ufficio dove si lavora. Questi sono i posti in cui ogni uomo, donna o bambino cercano uguale giustizia, uguali opportunità, uguale dignità senza discriminazioni. Se questi diritti non hanno significato lì, hanno poco significato da altre parti.
E mentre il bidello corre da un’aula all’altra e su e giù per i piani di una scuola semi deserta, i bambini e le bambine continuano a leggere i diritti, ad analizzarli con parole loro e a trasmetterli ai giovani lettori e lettrici come lampi durante un temporale.
Ho capito che le ostilità ci possono essere in ogni luogo. Pure nella nostra classe: discussioni, incomprensioni, piccoli litigi. Non usiamo fucili ma è un po’ come se ci facessimo la guerra. In questi casi, se mi capita di vincere, non sento mai felice.
Pagine veloci offrono spunti di riflessione e dibattito per la classe o la famiglia, momenti di crescita dove ognuno si mette in gioco e cerca di ricordare azioni quotidiane o letture. Nulla è dato per scontato ogni dettaglio viene offerto per aiutare la comprensione e l’importanza di ogni parola, ogni pensiero.
I nostri voti
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Consigliato
Un utile strumento per affrontare il delicato argomento di Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in classe