Accendi la fantasia con “Tutto buio”: un’avventura tra luci e ombre a New York
Un libro è un progetto che coinvolge diverse persone, non mi stancherò mai di ripeterlo. Siamo abituati a prendere i libri, comprarli, sfogliarli, leggerli, ammirare le storie e sognare a occhi aperti. Ma spesso quel libro che tanto ci ha fatto sognare nasconde segreti, sogni e desideri anche di chi l’ha progettato. Come visioni che riescono a diventare concreti momenti per condividere con tutti noi storie, ma non solo…
Tutto buio di Gilles Baum, illustrazioni di Amandine Piu (traduzione di Giulia Calandra Buonaura, Franco Cosimo Panini editore, finalista Premio Andersen 2024, categoria Miglior libro fatto ad arte), è esattamente questo: una visione.
Partiamo dall’arte. Il volume si presenta in una scatola simile a quelle dei fiammiferi, si sfila, e si apre. Inizialmente troviamo una storia intagliata con la tecnica del papercut accompagnata da parole e luce, ma aprendo il libro ecco un leporello perfetto per realizzare teatri di mimi o quanto altro la nostra fantasia richiede in quel momento.
Tutto buio
Siamo in città, è notte. Un temporale si avvicina. Un fulmine squarcia il cielo e la città si spegne.
Tutto diventa buio, una bambina è da sola in casa ma il suo unico pensiero è raggiungere la MAMMA.
La bimba cammina nel buio va in strada cerca una luce, e finalmente ecco una scintilla, l’intaglio ci fa intravedere del giallo, un fiammifero porta luce e la bambina trova una giraffa…
Pagina dopo pagina il viaggio della piccola diventa sempre più avventuroso, la ricerca della mamma e della luce attraverso le ombre dell’intaglio si fa consistente, mentre linee grigie e tante finestre buie ci fanno intuire il contesto.
Alla giraffa si unisce un suonatore ambulante. E alla poca luce ecco affiancarsi la musica.
Le insegne sono spente e l’ultimo fiammifero rischia di spegnersi.
Dalla storia alla sua rappresentazione
Una storia mai banale accompagnata da disegni e intagli meravigliosi. La ricerca della luce coinvolge i giovani lettori e lettrici e la bambina resta sempre al centro della storia.
Ma ecco che il libro si trasforma, apriamo il leporello e un teatro prende forma.
Palazzi, figure, luci, e Luna avvolgono la scena e nuove storie prendono vita.
Un progetto originale, coraggioso, capace di creare storie sempre diverse.
Un libro che non è solo un libro, una storia che ne racchiude altre, fantasie prendono vita mentre sfogliando riusciamo a intravvedere la prossima avventura.
Questi progetti a mio avviso andrebbero sempre premiati, perché sono davvero difficili da realizzare e inserire nel mercato. Premiati perché riescono a dare nuove idee e nuovi orizzonti al libro così come lo conosciamo.
I vincitori del Premio Andersen 2024
Su Libri e bambini trovi le recensioni dei libri che si sono aggiudicati il Premio Andersen 2024.
- Miglior libro 0/3 anni: Eva Rasano, Merlino dove vai?, Pulce edizioni.
- Miglior libro 3/6 anni: Matthew Cordell, Agrifoglio, traduzione di Maria Pia Secciani, Edizioni Clichy.
- Miglior libro 6/9 anni: Edward Van de Vendel e Anoush Elman, Misha. Io, i miei tre fratelli e un coniglio, illustrazioni di Annet Schaap, traduzione di Laura Pignatti, Sinnos.
- Miglior libro 9/12 anni: Dave Eggers, Lo strambo trasloco della magione Miller, illustrazioni di Júlia Sardà, traduzione di Giulia Rizzo, L’ippocampo Edizioni.
- Miglior libro oltre i 12 anni: Jenny Jägerfled, Grande, bro!, traduzione di Laura Cangemi, Iperborea.
- Miglior libro oltre i 15 anni: Jean-Claud van Rijckeghem, Testa di ferro, traduzione di Olga Amagliani, Camelozampa.
- Miglior libro di divulgazione: Elisa Lauzana e Irene Lazzarin, La camera buisssima, Quinto Quarto.
- Miglior libro fatto ad arte: Anne Brouillard, Viaggio d’inverno, Orecchio Acerbo.
- Miglior albo illustrato: Kiyo Tanaka, La cosa nera, traduzione a cura della redazione, Topipittori.
- Miglior libro senza parole: Issa Watanabe, Kintsugi, Logosedizioni.
- Miglior libro a fumetti: Ximo Abadía, Khat. Storia di un rifugiato, traduzione di Loredana Serratore, Il gatto verde.
- Miglior libro mai premiato: Antje Damm, Fammi una domanda!, traduzione di Francesca Pamina Ros, Il Leone Verde.
Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e bambini ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.
I nostri voti
Originalissimo
Intaglio e leporello danno vita a un volume originale, capace di passare dalla letteratura al teatro in un battito di pagina.