Rim e le parole liberate: puoi immaginare un mondo senza parole?
A volte dimentichiamo quanto sono belle le Favole, quelle con la F maiuscola, che riescono a raccontare fatti lontani ma capaci di animarci nel profondo. Storie che ci appartengono anche se rese indefinite dalla fantasia.
Non è facile oggi inventare favole nuove per conquistare i cuori di giovani lettrici e lettori; non è facile perché tra televisione, cinema, videogiochi, fumetti bambini e bambine sono sommersi da mondi e leggende. Eppure…. Maddalena Vaglio Tanet è riuscita nell’impresa.
Rim e le parole liberate di Maddalena Vaglio Tanet, illustrato da Ilaria Mancini (Rizzoli), finalista Premio Strega Ragazze e ragazzi 2024, Categoria 8+, è una favola moderna dal sapore antico.
Ambientata in un tempo e luogo indefinito, racconta la storia di Rim e dei suoi amici, Pun, un altro bambino, e Witzold un vecchio signore di oltre 110 anni…
Rim e le parole liberate: un’avventura epica per liberare la tua voce
Nel mondo di Rim le parole sono vive, ma un mago cattivo le ha chiuse in gabbia per decidere di volta in volta quale liberare. Alcune, poi, sono proprio proibite.
A cosa somigliavano le parole? A niente, a loro stesse. A volte potevano ricordare dei topolini, dei colibrì, oppure dei ramarri e degli ippocampi alati (tutte parole non possedute da Rim, a parte topolino). La forma del muso e delle ali era imprevedibile, ma la dimensione era sempre la stessa: grossomodo quanto il pollice di un bambino o il mignolo di un adulto.
Vietata è la parola libertà, ma anche “libro”…. Interdette e nascoste nel castello, da oltre cento anni. Un secolo è davvero tanto tempo e durante questo periodo la gente dimentica. In tal modo le parole cadono nell’oblio e le persone del regno usano solo i termini comprati o catturati durante la caccia. Poche parole, pochi imprevisti.
Sullo sfondo di questa inquietante premessa troviamo anche un Re decisamente poco coraggioso e molto pigro.
Nel regno dove vive Rim i bambini e le bambine non vanno a scuola perché la scuola esiste solo nei paesi dove le parole si possono imparare e scambiare liberamente.
“Cos’hanno combinato?” chiese qualcuno.
“Due parole nella stessa gabbia” rispose una donna a mezza voce.
“Non ci credo! Non dirmelo! Hanno fatto i piccoli?”
Lasciare che le parole si riproducessero era un crimine grave, punito con la prigione. Una gabbia per ogni parola: questa era la legge.
“Così pare. Ho sentito che si tratta di passero e spavento.”
“Passero e spavento? E cosa mai può uscirne fuori?”
Ma a Rim le regole vanno strette, lei vuole imparare.
Il vecchio Witzold
Un giorno incontra uno strano personaggio, un anziano signore, molto anziano, custode di molte parole proibite.
All’inizio la bambina fatica a capire l’uomo, due i principali motivi. Uno: al vecchio mancano quasi tutti i denti, quando parla le b diventano della v e le p delle f. Due: conosce molte parole, tantissime parole. Parole a lei sconosciute.
Ma con un po’ di studio, tanta buona volontà e tenacia Rim riesce a comunicare con questo strano personaggio e a loro si aggiunge l’amico di una vita, Pun. Insieme decidono di liberare le parole.
Erano giorni che Rim rimuginava su che cosa fosse un libro: pagine di carta legate insieme, a quanto pareva, su cui stavano scritte delle parole. Scritte, non disegnate. Lettere, non immagini. E quelle parole formavano una storia. Non aveva mai visto un libro e non era sicura di aver capito bene. Era molto più facile immaginare un dinosauro.
“La farola che sto fer mostrarti, fuoi considerarla della stessa famiglia.”
“Come? Adesso, qui?” chiese Rim in allarme.
Witzold sollevò appena il cappello-melanzana e il muso di una parola sbucò da lì sotto. Aveva una testa piuttosto grossa, coronata da antenne e vibrisse, e ali piumate, blu e arancioni. Si trattava di scuola.
Rim e le parole liberate: una fiaba moderna per bambini e adulti
Come sempre non ho alcuna intenzione di raccontarvi il finale. Posso però assicurare che il romanzo presenta una storia molto originale, frizzante e coinvolgente. Affronta tematiche impegnative ma con una tonalità leggera, adatta a bambini e bambine. Fa riflettere senza mai annoiare.
Una bella storia da leggere, capire, esplorare!
I libri del Premio Strega ragazze e ragazzi 2024
Su Libri e bambini presentiamo i testi selezionati per il Premio Strega ragazze e ragazzi 2024.
Categoria 6+
- Peter Carnavas, Olive e l’elefante grigio, tradotto da Alessandro Barbaglia (De Agostini).
- Dave Eggers, Lo strambo trasloco della magione Miller, tradotto da Giulia Rizzo, illustrato da Júlia Sardà (L’ippocampo).
- Jarvis, Orso e Uccellina. Il picnic e altre storie, tradotto da Alessandra Valtieri (Lapis).
Finalisti categoria 8+
- Annalisa Camilli, L’ultimo bisonte, illustrato da Irene Penazzi (La Nuova Frontiera Junior).
- Maddalena Vaglio Tanet, Rim e le parole liberate, illustrato da Ilaria Mancini (Rizzoli).
- Edward Van de Vendel, Anoush Elman, Misha. Io, i miei tre fratelli e un coniglio, tradotto da Laura Pignatti, illustrato da Annet Schaap (Sinnos).
Categoria 11+
- Katya Balen, Ottobre, Ottobre, tradotto da Lucia Feoli (Einaudi Ragazzi).
- Adam Gidwitz, La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, tradotto da Marina Morpurgo (Giuntina).
- Kelly Yang, Motel Calivista, buongiorno!, tradotto da Federico Taibi (Emons).
Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e bambini ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.
I nostri voti
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Una storia per esplorare
Una favola moderna dal sapore antico capace di coinvolgere i lettori e accompagnarli in un viaggio nella fantasia