Abbecedario teatrale. Il gioco del teatro per bambini e ragazzi, di Lucia Giustini e Ariella Abolaffio
A volte mi capita di leggere una paura ricorrente sui social: “I bambini non sanno più fare le capriole!”. L’idea che tutti i bambini devono per forza saper fare le capriole mi fa sorridere, lo ammetto.
I bambini sono diversi, probabilmente se uno sa fare la capriola l’altro saprà saltare altissimo o fare le ruote o correre fortissimo… Capisco, però, l’allarme: i bambini, non tutti sia chiaro, sembrano sconnessi dal loro corpo. C’è una insistenza diffusa a volerli far ragionare, capire, apprendere: tutto senza usare il corpo. Quel corpo così importante per conoscere il mondo, viene messo da parte per favorire altre componenti ritenuti, dai grandi, più importanti.
Per questo ho accolto questo albo illustrato con estrema gioia. Abbecedario teatrale. Il gioco del teatro per bambini e ragazzi di Lucia Giustini e Ariella Abolaffio, è un libro che «invita i bambini a muoversi “dai piedi alla testa”, a camminare “in mezzo a una bufera di neve”, a usare un hula hoop come palcoscenico, a trasformarsi in venditori, urlatori, ballerini, comandanti di una nave. Senza porre freni alla propria fantasia e sperimentando la libertà di essere chi si desidera».
Abbecedario teatrale
Le lettere dell’alfabeto diventano vive, cariche di significato, non solo perché parte del linguaggio, di una parola, ma perché capaci di portarci ad agire. Così A è A come Attenzione e diventa anche un gioco, un’attività indispensabile:
Questa è una parola molto importante;
senza attenzione non si riesce a fare il teatro.
Prova ad allenarti tutti i giorni.
Chiudi gli occhi e cerca di ricordare
di che colore sono i tuoi calzini, la tua maglietta,
o le tue mutande.
Speriamo che tu non ti sia dimenticato
di metterle!
La B ci fa Ballare, mentre la C ci porta a Camminare.
Un libro attivo, coinvolgente, capace anche di farci riflettere sulla E come Emozione (cosa dannatamente difficili le emozioni!), o F come Fiducia, così strana eppure indispensabile.
La mia preferita? P come Panino:
Raccogli da un albero un panino immaginario.
Taglialo a metà e comincia a farcirlo con quello che più ti piace:
prosciutto, formaggio, cioccolato o patatine fritte.
Puoi metterci dentro quello che vuoi, anche mescolare sapori dolci
con sapori salati. Siediti e mangialo piano piano, un morso dopo l’altro,
cercando di assaporare ogni gusto.
Alla fine bevi anche un bicchiere d’acqua molto fresca (immaginario!).
Una bellissima idea per avvicinare bambini, e adulti, al teatro, ma anche per portare l’azione al centro della scena, riuscendo a concretizzare molte parole astratte e a donare immaginazione alle parole che invece siamo soliti considerare concrete.
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Storia
Leggibilità
Illustrazioni
Prezzo
Stimolante
Un albo per tutti, per amare il teatro e anche la lingua italiana.