Harry Potter e la camera dei segreti
Le saghe letterarie hanno spesso un difetto in comune. La prima parte del romanzo, quella dedicata al riassunto del libro, o dei libri, precedente è noiosa e ripetitiva. Un difetto che non troviamo nella saga di Harry Potter: J. K. Rowling riesce, infatti, a riassumere i dettagli più importanti inserendoli in situazioni divertenti, senza mai ripetersi, anzi, sottolineando importanti informazioni che accompagnano il lettore verso la nuova avventura senza lasciare mai nulla al caso, o alla memoria ballerina.
Harry Potter e la camera dei segreti
Il titolo Harry Potter e la camera dei segreti è il secondo volume dell’amata serie. Ritroviamo Harry in vacanza, come sempre tiranneggiato dai suoi zii e dal suo ciccionissimo cugino, anche se la paura di venire coinvolti nella magia li ha resi meno odiosi. Il dodicesimo compleanno di Harry si rivela però più triste dei precedenti. Il ragazzo, infatti, si aspettava almeno un biglietto d’auguri dai suoi nuovi amici maghi e invece nulla…
Durante una cena scopre però che le tante lettere in realtà sono state nascoste da uno strano elfo domestico di nome Dobby. L’elfo non vuole che Harry torni ad Hogwarts e spera che tra castighi, rimproveri, punizioni e solitudine il ragazzo decida di stare a casa degli zii. Impossibile!
L’episodio precedente
Durante questa prima parte del romanzo Harry Potter e la camera dei segreti, come accennavo, la Rowling riassume in maniera impeccabile il libro precedente: il nemico storico di Harry, gli amici, la magia, i suo genitori; ogni informazione, vecchia e nuova, trova il suo posto e la storia prende forma per affrontare questa seconda avventura. Ovviamente Harry va a Hogwarts, nonostante non riesca a raggiungere il treno…
«Aspetta un po’…» mormorò Harry a Ron. «C’è una sedia vuota, al tavolo degli insegnanti… Dov’è Piton?»
«Forse è malato» disse Ron tutto speranzoso.
«Forse se n’è andato» disse Harry, «perché ancora una volta non è stato nominato insegnante di Difesa contro le Arti Oscure»
«O magari è stato licenziato» suggerì Ron con entusiasmo. «Voglio dire, tutti lo detestano…»
«O forse» disse una voce glaciale alle loro spalle «sta aspettando di sapere perché voi due non siete arrivati con il treno della scuola»
Il secondo anno scolastico di Harry Potter
Harry Potter inizia così il suo secondo anno scolastico nella scuola di magia più famosa al mondo. Ma quest’anno ad Hogwarts accadono fatti davvero strani, e pericolosi, prima la gatta del custode, poi alcuni ragazzi, vengono trasformati in statue di pietra.
Il colpevole lascia uno strano messaggio: “La camera dei segreti è stata aperta, temete, nemici dell’erede”. Harry, aiutato da Ron e Hermione inizia a indagare: Cos’è la camera dei segreti? Chi è l’erede? Chi l’ha aperta?
Durante la narrazione l’autrice svelerà molti dettagli importanti che torneranno solamente nell’ultimo libro della saga. Il passato e il presente si intrecciano. E ovviamente Lord Voldemort cercherà di uccidere Harry, ma questa volta chiederà l’aiuto di un mostro davvero pericoloso… In Harry Potter e la camera dei segreti scopriamo perché Hagrid non è un mago, chi era in gioventù Lord Voldemort, ma soprattutto iniziamo a intuire che Lord Voldemort quando ha attaccato senza successo Harry nella culla ha lasciato un pezzetto di sé dentro al giovane mago. Oltre ai protagonisti già incontrati, il secondo romanzo presenta anche la figura di Ginny Weasley, la più piccola dei fratelli Weasley, personaggio importantissimo soprattutto per il gran finale.
Lo stile di JK Rowling
Una caratteristica della saga è l’incredibile capacità della Rowling di mantenere un ritmo di scrittura sempre veloce, le parti descrittive sono minime eppure esaustive. La storia cresce fino all’ultimo capitolo, riuscendo a far intuire intrighi e colpevoli, ma soprattutto lasciando aperte diverse possibilità per il filone principale: la grande battaglia finale contro Lord Voldemort.
La struttura della saga inizia a delinearsi: ogni romanzo si apre e si chiude con un anno scolastico di Hogwarts, mentre la storia principale accenna il suo ingresso.
Se, come me, amate i libri di Harry Potter, scoprirete a ogni lettura nuovi particolari che prima vi erano sfuggiti, tasselli indispensabili, indizi che oltre a dare corpo all’intera favola fanno intuire come la Rowling avesse costruito il mondo di Harry e Lord Voldemort in maniera impeccabile fin dal primo momento, impossibile scrivere ogni libro senza avere la visione del tutto.