Tuttomio: una storia divertente per insegnare ai bambini l’importanza di condividere!
Quando i bambini e le bambine iniziano la fase possessiva possono essere dolori. “È mio”, è la frase che spesso genitori, fratelli e sorelle sentono più spesso. L’idea di condividere non gli passa minimamente per la testa, e le conseguenze della loro decisione non li sfiora. I genitori ci restano malissimo, gli altri bambini piangono… in realtà è una fase normale che coinvolge se non tutti i bambini (dai 18 mesi ai 2-3 anni), un “quasi tutti” è molto realistico.
Quindi, come amo ripetere spesso: niente panico.
La parola MIO è una delle prime parole che il bambino impara a pronunciare e di cui comprende perfettamente il significato. Ama usarla perché definisce perfettamente il suo sé, senza possibilità di fraintendimenti. Inoltre, quando l’oggetto della discordia è particolarmente amato, diventa l’oggetto più importante di sempre, il più bello, l’unico, il solo: quindi offrirlo ad altri è semplicemente possibile.
Ovviamente l’intervento dell’adulto aiuta a riequilibrare il momento, e i libri sono, a mio avviso, fondamentali per introdurre le conseguenze di tali decisioni in maniera spensierata.
Tuttomio!
Tuttomio di Klara Persson (illustrazioni di Charlotte Ramel, traduzione di Samanta K. Milton Knowles, Beisler editore), è uno di quei volumi scritti da chi ha osservato i bambini, ne conosce la natura non sempre angelica, ma proprio per questo riesce attraverso una storia a catturare la loro attenzione sulle conseguenze che le loro azioni possono portare. Il tutto portato all’eccesso che più eccesso non si può. E per questo mi piace tantissimo.
Sally non condivide proprio nulla. Ma nulla, nulla, nulla. Tutto ciò che è dentro casa è suo. E su questo non si discute. Quando sua mamma le comunica che Nico sta arrivando per giocare con lei viene sopraffatta da una decisione improvvisa: nascondere tutto, ma proprio tutto, dentro all’armadio così Nico non potrà giocarci. E tutto inizia proprio da un suggerimento materno, che certo non aveva idea di scatenare il pandemonio:
«Oggi Nico viene qui a giocare», dice la mamma.
«Non può prendere in prestito lo scoiattolo», dice Sally.
«Perché quello è mio e basta.»
«Allora mettiamo lo scoiattolo nell’armadio», dice la mamma. «Così ci giochi dopo, quando Nico è andato via.»
Dai giochi al letto… quando scrivo tutto, intendo davvero tutto. Il frigorifero, la TV, la vasca da bagno… la MAMMA!
Alla fine, anche Nico finisce nell’armadio! Perché è amico suo e guai a chi cerca di giocare con lui!
Forse tutte queste cose dentro all’armadio sono troppe. Infatti a un certo punto l’armadio esplode e Sally inizia a capire che condividere con gli altri, soprattutto quando ci si diverte, non è poi così male.
Divertente e surreale, ho apprezzato anche le illustrazioni e la grafica. Tuttomio è un libro che, ne sono certa, aiuterà tanti genitori a sopravvivere durante le infinite discussioni del “quello è MIO…”
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