«La contessa sul tetto», di Alice Keller
In alcuni momenti si ha la sensazione di rileggere storie già lette, come se non fosse più possibile incrociare quel nuovo capace di stupire. Ma, per fortuna, la vita ti permette di incontrare romanzi come La contessa sul tetto di Alice Keller (San Paolo edizioni).
Un romanzo insolito, capace di destabilizzare il lettore per i tanti messaggi trasmessi, ma contemporaneamente di cullare e rassicurare perché nulla accade senza una ragione. Attraverso una scrittura pulita, lineare, oserei dire gentile, l’autrice ci accompagna in un mondo terribilmente realistico e assolutamente fantastico, senza farci comprendere cosa è vero e cosa no, perché in fondo non è così importante.
La contessa sul tetto
Diana ha 11 anni, vive con un papà decisamente impegnativo, suona e continua a suonare e sembra che la sua vita si possa sintetizzare con «viveva suonando il violoncello». I suoi pochi momenti liberi li passa con Flavio, un simpatico ragazzo autistico. Tra una lezione, una merenda con Flavio e i discorsi del suo papà, esperto in felicità, Diana sopravvive al presente.
«Non esistono problemi, esistono solo soluzioni».
Lo diceva perfino al macellaio, e lo diceva, quando perdeva i libri, alla signora della biblioteca. E lo disse, quel pomeriggio, quando Diana Pilchard tornò a casa, affannata, tenendo sottobraccio Lara e senza aver suonato: non esistono problemi, esistono solo soluzioni. E la soluzione qual era?
In realtà Diana ha una migliore amica, un pennuto: Lara, solito a scappare almeno una volta alla settima. A Lara va infatti il merito di essere riuscita a catturare la curiosità di Diana, bambina sicuramente dotata e intelligente, ma che rischia di venire decisamente sopraffatta da frasi tipo: «Solo i perdenti hanno tempo per sognare. I vincitori, loro sì che passano all’azione».
Così Diana mentre insegue Lara sul tetto, dove le era proibito andare, scopre una strana signora…
Una favola moderna
Alice Keller incanta. La contessa sul tetto è una favola moderna capace di risvegliare sentimenti del presente, senza mai scadere nell’ovvio, attraverso forti suggestioni, a tratti spaventose altre nostalgiche e gioiose, l’autrice riesce a trasportare il lettore nel mondo di Diana per poi accompagnarlo fino a scoprire verità, sogni e speranze.
Mentre leggevo, mi sono chiesta se questo romanzo non fosse troppo complicato per i ragazzi. Ma sinceramente ora, terminata la lettura, credo di no: ritengo si tratti di una lettura onesta, sicuramente complessa, ma affrontabile e capace di regalare momenti magici senza mai oltrepassare quel confine dove il sogno rischia di perdersi nell’impossibile.
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Storia
Leggibilità
Prezzo
Altamente consigliato
Un romanzo per ragazzi davvero interessante, sia per la storia che lo stile narrativo. Sentiremo ancora parlare di Alice Keller