Salta, Bart!: Susanna Tamaro racconta un viaggio di formazione
Salta, Bart! è il titolo di un romanzo per ragazzi scritto da Susanna Tamaro con illustrazioni di Adriano Gon e in libreria per Giunti. Il titolo – Salta, Bart! – è l’esortazione che più di una volta viene rivolta al protagonista della storia, Bart appunto, per passare da una situazione all’altra in momenti di pericolo o necessità.
Salta, Bart!
Susanna Tamaro ci racconta di Bart un ragazzino speciale, così bravo che, nonostante abbia solo dieci anni, vive da solo, controllato a distanza dai genitori e da tutta una serie di apparecchiature elettroniche che ne scandiscono la vita.
Bart è sempre ligio al dovere e, grazie alla super-organizzazione della sua vita, riesce a fare di tutto e di tutto più. Però nel suo cuore sente di essere solo, non soltanto perché i suoi genitori si fanno vivi solo tramite uno schermo, ma perché non ha un amico del cuore, e il pupazzo che stringeva a sé ha fatto una brutta fine.
La vita di Bart va, così, avanti tra l’eccellenza scolastica e la delusione nel silenzio della casa, fino a quando non incontra un qualcosa di strano nel suo cammino – incontra Zoe, una gallina – e la sua vita sarà radicalmente trasformata. Bart viene così a sapere che la sua vita, come quella di quasi tutti gli altri abitanti della Terra, è sotto il dominio di un personaggio malvagio che vuole sostituire le macchine agli affetti. Bart dovrà così provare a ristabilire l’ordine originario.
Una bella storia, ma qualcosa non ci piace…
Un romanzo di formazione, se si vuole, in cui il protagonista, Bart, deve sconfiggere prima di tutto le paure che si porta dentro e poi provare a crescere salvando il mondo. Una storia ben raccontata, anche se in taluni passaggi prolissa, però una storia che demonizza troppo la tecnologia e vede nella “vita semplice di una volta” l’unica soluzione all’armonia nel mondo. Susanna Tamaro sembra non perdere occasione per demonizzare la tecnologia e in alcuni passaggi rasenta un po’ ridicolo. Ecco un esempio:
Detto questo Lu aprì i lacci del sacco e rovistò dentro. Ne tirò fuori un grande oggetto di forma rettangolare e, spolverandolo con la manica, lo porse a Bart.
«Regalo per te».
«Oh… ma è un…»
«Vecchio libro, sì».
«È la prima volta che ne prendo uno in mano. È molto pesante».
«Pesa, sì. Cosa pesante, cosa importante».
Gli eReader, quindi, non sono importanti, perché non pesano (tra l’altro Salta, Bart! è disponibile anche in versione digitale). Magari poi sarò malpensante io, ma definire il personaggio negativo come Sua Ingannevole Menzognità strizza abbastanza l’occhio a SIM e l’associazione della tecnologia con il male è di nuovo servita.
Salta, Bart! ha senza dubbio un messaggio positivo per i giovani lettori, ma rischia di assumere un tono troppo didascalico che alla fine vanifica tutto lo sforzo fatto.
Review Overview
Storia
Leggibilità
Illustrazioni
Prezzo
Così così
Interessanti gli spunti che invitano a vivere la vita seguendo il proprio cuore e le proprie inclinazioni. Tuttavia diverse pagine sono un'accozzaglia di luoghi comuni sugli effetti deleteri della tecnologia.