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La trottola di Sofia: Vichi De Marchi racconta Sofia Kovalevskaja

Sofia Vasil’evna Kovalevskaja è stata la prima donna russa a laurearsi in matematica e fisica. E anche la prima donna in Europa a ottenere una cattedra universitaria. La sua avventurosa storia e le sue grosse conquiste nel campo scientifico sono raccontate da Vichi De Marchi nel libro La trottola di Sofia. Sofia Kovalevskaja si racconta, illustrato da Simona Mulazzani e pubblicato da Editoriale Scienza, nella collana Donne nella scienza.

La trottola di Sofia

Vichi De Marchi, La trottola di Sofia
Vichi De Marchi, La trottola di Sofia

Con uno stile lineare e semplice Vichi De Marchi racconta l’avventura umana di Sofia Kovalevskaja, fornendo in maniera chiara e senza appesantire (non dimentichiamo che si tratta di un libro per ragazzi) le coordinate storico-geografiche per comprendere meglio il personaggio e il suo tempo.

Viene giustamente messa in risalto l’onnipresenza degli uomini e la quasi invisibilità delle donne ed è in questa situazione che Sofia deve battersi con tutta se stessa per potersi fare strada in un mondo che è ritenuto essere di esclusivo appannaggio maschile.

Oltre alla storia c’è qualcosa di più. Vichi De Marchi trasmette la passione di Sofia per la matematica e la fisica, materie che sappiamo non essere tra le preferite degli studenti in genere. A tal proposito ho trovato interessante questo passaggio del romanzo (la narrazione è in prima persona):

Il mio adorato professor Weierstrass lo ripeteva spesso:
– È impossibile essere un bravo matematico senza avere l’anima del poeta!
Era vero, la matematica non è un’arida sequenza di numeri ma una disciplina che richiede grande immaginazione. Sorridevo al ricordo della mia istitutrice, Miss Smith, e delle poesie che inventavo di nascosto mentre giocavo a palla nei noiosi pomeriggi della mia infanzia.

La struttura del libro

Il romanzo La trottola di Sofia (il titolo si riferisce al fatto che la Kovalevskaja ottenne nel 1889 il Gran Premio dell’Accademia Parigina per aver risolto in maniera brillante un problema riguardante la rotazione della trottola pesante asimmetrica) è diviso in due parti. La prima è il racconto della vita di Sofia, dalla nascita nel 1850 alla sua morte, avvenuta nel 1891. La seconda parte è composta da schede di approfondimento, a cura di Elena Rinaldi, su alcune persone nominate nel libro ma anche su altre donne, più o meno contemporanee di Sofia, che si sono distinte nel mondo della scienza. Tra queste due parti ne possiamo individuare una terza, costituita dai disegni di Simona Mulazzani che illustrano il testo e rendono la lettura più avvincente.

Il libro La trottola di Sofia è per ragazzi da undici anni in su, ma anche chi è più grande potrà apprezzarne la lettura. Segnaliamo, infine, che di Sofia si è occupata anche Alice Munro, Nobel per la letteratura nel 2013, nel suo racconto Troppa felicità pubblicato nel libro omonimo.

Roberto Russo

Roberto Russo è nato a Roma e vive a Perugia. Dottore in letteratura cristiana antica greca e latina, è appassionato del profeta Elia. Segue due motti: «Nulla che sia umano mi è estraneo» (Terenzio) e «Ogni volta che sono stato tra gli uomini sono tornato meno uomo» (Tommaso da Kempis). In questa tensione si dilania la sua vita. Tra le altre cose, collabora con alcune testate online e tanto tempo fa ha pubblicato un racconto con Mondadori.

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