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Geraldine McCaughrean ci porta Alla fine del mondo

Vincitore del Premio Andersen 2020, categoria Miglior libro oltre i 15 anni, vincitore della Carnegie Medal 2018, finalista del Premio Scelte di Classe – Leggere in circolo 2020, categoria 11-13 anni, Alla fine del mondo, di Geraldine McCaughrean (traduzione di Anna Rusconi) è uno di quei romanzi che entra prepotentemente nel cuore per avventura, emozioni e sensazioni che riesce a offrire.

Alla fine del mondo

Geraldine McCaughrean, Alla fine del mondo
Geraldine McCaughrean, Alla fine del mondo

Tratto da una storia vera, del 1727 in Scozia, il romanzo narra di un gruppo di persone, nove ragazzi e tre adulti, che ogni anno parte dall’isola di Hirta per recarsi sul Warrior Stac, un faraglione abitato solo da colonie di uccelli marini. Questo gruppo di persone viene definito gli uccellatori: cacciatori di uccelli.

Il borbottio continuò, mentre l’uccello muoveva qualche passo qua e là, dondolando il grande corpo sgraziato.
«Per caso è arrivata la Fine del mondo?»
L’alca tornò a spalancare i mozziconi d’ala e li sbatacchiò. Illuminati dal sole al tramonto, gli spruzzi d’acqua formarono un ventaglio dorato. Le zampe piatte tracciavano disegni sullo scoglio, subito cancellati dall’onda successiva, e l’alca borbottava con la sua voce aspra e roca.
Dopo un po’ però quel suono prese a somigliare alla lingua gaelica, con un forte accento della terraferma, e nella sua mente Quill rivide Murdina Galloway decorare la sabbia con le impronte dei suoi piedi bianchi e nudi.

Una vita dura ma anche onorevole: queste tre settimane di caccia servono a garantire cibo a tutte le famiglie dell’isola. Ma qualcosa non va come dovrebbe: dopo tre settimane nessuno torna a recuperare Quilliam e i suoi compagni e l’autunno ha già iniziato a rendere la vita nella roccia fredda, affamata e soprattutto spaventosa.

Un libro scritto in maniera impeccabile

In Alla fine del mondo Geraldine McCaughrean descrive in maniera impeccabile un ambiente davvero difficile da immaginare: inospitale e duro come pochi, riuscendo anche a dare il giusto spessore ad ogni personaggio, relazione e emozione. Ed è la paura verso l’ignoto domani a centrare l’attenzione del lettore: il non sapere il perché non sono andati a prenderli, per quanto tempo rimarranno in quel luogo così inospitale, sarà stata la fine del mondo a renderli orfani in mezzo al mare?

Le giornate continuano, i segreti vengono svelati, il clima cambia e i giorni si susseguono implacabili, e le domande continuano a rimanere senza risposta.

Un romanzo complesso che ricorda Il signore delle mosche, di William Golding, dove oltre alle complicate relazioni umane è sicuramente la natura la protagonista con le sue meraviglie e le sue insidie.

Sono cose che la gente di solito dice per gentilezza e educazione: “ci uniamo al tuo dolore”, ma per esprimere il dolore che attanagliava lui nel profondo non c’erano parole. Se avesse aperto bocca, la chiesa si sarebbe riempita di un milione di uccelli strepitanti come quelli che sentiva nella testa.

I libri del Premio Andersen 2020

Su Libri e bambini presentiamo i testi vincitori del Premio Andersen 2020:

  • Miglior libro 0/6 anni: Ole Könnecke, Desperadotraduzione di Chiara Belliti, Beisler.
  • Miglior libro 6/9 anni: Emma Adbåge, La buca, traduzione di Samanta K. Milton Knowles, Camelozampa.
  • Miglior libro 9/12 anni: Patricia MacLachlan, Le parole di mio padre, traduzione di Stefania Di Mella, HarperCollins.
  • Miglior libro oltre i 12 anni: Michael Morpurgo, Nella bocca del lupo, traduzione di Bérénice Capatti, illusrazioni di Barroux, Rizzoli.
  • Miglior albo illustrato: Anthony Browne, Tutto cambia, Orecchio Acerbo.
  • Miglior libro senza parole: Mark Janssen, L’isola, Leminscaat.
  • Miglior libro fatto ad arte: Tom Haugomat, Nello spazio di uno sguardo, Terre di Mezzo.
  • Miglior libro a fumetti: Émilie Plateau, Nera. La vita dimenticata di Claudette Colvin, traduzione di Silvia Mercurio, Einaudi ragazzi.

Review Overview

Storia
Leggibilità
Prezzo

Ben scritto

Un romanzo complesso per chi ama emozioni dense e forti, e ambienti tutt’altro che normali.

User Rating: 3.9 ( 1 votes)

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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