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La società segreta dei salvaparole: Enrico Galiano ci porta nel mondo delle parole che spariscono

La lingua italiana è viva, ripetono gli esperti. Confesso che da ragazza mi immaginavo le parole che si muovevano come piccoli lombrichi per farci ammattire tutti! Eppure, al di là dei sogni infranti da adolescente, è innegabile che la lingua italiana oltre ad essere molto viva è anche assolutamente affascinante.

Muta, cambia, evolve, ma contemporaneamente il nostro linguaggio quotidiano – fatto di chat e commenti, frasi veloci e monologhi sullo smartphone – tende a dimenticarsi, a stanziare su termini nuovi e ritenere superflue altre parole del passato, eppure così incantevoli da togliere il fiato.

Ma, dove vanno a finire le parole che dimentichiamo?

Non so se Enrico Galiano sia partito da questa riflessione per scrivere il romanzo La società segreta dei salvaparole (illustrazioni di Stefano Tambellini, Salani editore). Quello che posso sostenere è che i suoi lettori non ne rimarranno delusi.

La società segreta dei salvaparole

Con un ritmo incalzante, risate e qualche affondo da “professore”, ma d’altronde lo è!, la storia di Samu e dei suoi amici, nonne e pappacorvo, compresi, si presenta come un’avventura incredibile, assolutamente da leggere.

È una specie di uccello. Alcuni sostengono sia un pappagallo, altri un corvo, insomma un essere mitologico che noi chiamiamo pappacorvo, che gracchia suoni senza senso al passaggio delle persone e che, si dice, porti più sfortuna di un gatto nero.

Enrico Galiano, La società segreta dei salvaparole

Samu è un normalissimo ragazzino di dodici anni, un po’ timido, un po’ distratto, ma molto, decisamente molto, sveglio. Normalissimo, appunto. Suo migliore amico è Nico, un bambino che ama fare bolle enormi con il chewing gum; poi c’è Rebecca una ragazzina super intelligente; un paio di papà un po’ grigi e assenti; la nonna Nonnasquı, folle, e il suo pappacorvo.

La terribile scoperta di Samu

Un giorno Samu si accorge che stanno sparendo le parole, nel senso che le persone non sanno più il significato ad esempio di marmitta, o finestra. Ne ignorano l’esistenza. Ma ci pensate un mondo senza la parola arcobaleno? Cosa sta accadendo?

Tra piani strampalati, Samu e i suoi amici, veri e immaginari, cercheranno di indagare su cosa sta stravolgendo il mondo delle parole. Aiutati da Nonnasquı, nonostante i suoi vuoti di memoria, proveranno ad aiutare le persone a ricordare scrivendo le parole ovunque e lanciandole nel cielo (ingegnosi) e infine… No la fine non ve la racconto.

E quindi, io che pensavo di essere solo un ragazzino con qualche problema di concentrazione e uno studente un po’ lento a imparare, insomma qualcuno con qualcosa in meno, da quel giorno scoprii che avevo anche qualcosa in più: ero un ricordaparole.

Un libro che cattura l’attenzione

Molto divertente, originale, capace di catturare l’attenzione fin dalla prima pagina, La società segreta dei salvaparole si rivolge a un pubblico di giovani lettori, ma, a mio avviso, può conquistare anche i più grandi, a suon di assurde avventure e parole da scoprire. Sono le parole a sparire o siamo noi a dimenticarle?

Buona lettura!

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Interessante

Incalzante e divertente un romanzo da leggere, per ridere e riflettere.

User Rating: 4.7 ( 1 votes)

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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