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Un cielo pieno di draghi, una bambina e una gatta parlante contro un misterioso pericolo

Per gli amanti della fantasia corposa, quella che scomoda creature incredibili come draghi, streghe e … cappelli, un nuovissimo romanzo che, ne sono certa, riuscirà a conquistare giovani lettori e lettrici a suon di magia e bacchette.

Un cielo pieno di draghi. The Wand Keepers 1 di Tiffany McDaniel (traduzione di Luca Fusari e Sara Prencipe, edito Blu Atlantide), è un’avventura dal sapore leggendario, un concentrato di fantasia come non mi capitava da tempo di incontrare. Una storia dalle mille sfaccettature con protagonisti e personaggi solidi, conquistatori di emozioni.

Un cielo pieno di draghi

Nella foresta di Grugno Affamato vivono Calderonia, una vecchia cappellaia fatata, Egitto, il suo gatto mummificato e Spella, una bambina.

Spella è stata abbandonata dentro a un calderone e zia Calderonia si prende cura di lei da otto anni. Una bella bambina con le lentiggini blu di cui si ignora la provenienza ma che tutti amano.

Dalle dita di zia Calderonia escono fili infiniti con i quali l’anziana strega cuce e crea cappelli per ogni creatura vivente e non (nel senso che a volte i suoi clienti sono dei fantasmi un po’ agitati).

Zia Calderonia è una sostenitrice della magia vegetale, quindi accoglie con grande entusiasmo l’invito rivolto a Spella di andare a studiare alla scuola di magia di Bozzo di Drago. Una scuola famosissima, dedicata ai Paladini della bacchetta e da poco convertita alla magia vegetale. Ma… Spella non vuole abbandonare la Zia!

A volte non possiamo scegliere: è la vita che decide per noi. E così è anche per la coraggiosa Spella che vede la sua cara zia mentre viene rapita da un cappello malvagio.

La zia è sparita, Spella ha bisogno di aiuto non le resta che chiederlo nell’unico posto dove sa che può trovare la magia… alla scuola di Bozzo di Drago.

Non ho mai voluto vivere altrove se non nella foresta di Grugno Affamato. Zia Calderonia diceva che un tempo, prima che tagliassero tutti quegli alberi, ce n’erano di antichissimi chiamati Anima Mundi. Nell’incavo poco profondo dei loro tronchi conservavano le gocce dei temporali e le trasformavano in stelle, creando galassie al centro della foresta.
“Te lo immagini, Spella?” diceva Zia Calderonia. “Galassie dentro una cosa semplice come una pozza d’acqua. Ecco il potere della foresta.”
Cercavo di immaginare quanto fosse stata grande Grugno Affamato. Abbastanza da potercisi perdere, ma in fondo piccola come diceva Zia Calderonia, considerato che ci vivevano i draghi, che occupano parecchi acri, e le mandrie di unicorno che hanno bisogno di galoppare in vasti spazi aperti.

Il romanzo abbraccia il fantastico restituendo una storia ricca di intrighi e misteri, accanto a tantissime idee e originali creature. Dai cappelli ai draghi in queste pagine non manca proprio nulla.

Un divertente percorso di crescita

A scuola Spella deve seguire lezioni e fare amicizia, ma contemporaneamente indagare sulla scomparsa della zia. Un percorso di crescita denso di avventure e colpi di scena.

“Arrivano gli altri studenti, giovane creatura”. La voce di Egitto mi svegliò. Era già uscita dal letto fluttuante e guardava fuori dalla finestra. “Vieni a vedere. Il cielo è pieno di draghi”. Scostai subito le lenzuola e sciolsi il fiocchetto. Scomparii e un attimo dopo ricomparii accanto ad Egitto. “Non ho mai visto così tanti draghi tutti insieme”, dissi proprio mentre un grosso esemplare volava così vicino alla finestra che se avessi allungato la mano gli avrei sfiorato le scaglie. “Rospotosto!”, esclamò Stivale della Nonna accorrendo alla finestra insieme a tutti gli altri cappelli.  I draghi arrivavano da ogni direzione. Quelli con le ali chiazzare di bruma montana avevano trasportato studenti dalle montagne più alte. Quelli con l’erba alta fra gli artigli portavano studenti da campi e praterie. C’erano draghi che avevano spuma marina sulla punta della coda, che avevano inzuppato nei mari mentre li sorvolavano, e c’erano persino draghi che luccicavano di melma delle paludi.

Molto originale, magico e avventuroso. Un cielo pieno di draghi si propone come una leggenda moderna capace di conquistare i cuori dei giovani lettori, anche quelli più impavidi. Di prenderli per mano per far scoprire nuovi mondi, magie e personaggi ricchi di qualità.

Divertente perché presenta una magia nuova, dettagliata, con tanto di ricette e incantesimi, ed entusiasmante grazie alle tante creature insolite presenti. E poi ci sono i draghi e loro si fanno amare, sempre e per sempre.

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I nostri voti

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Da scoprire

Una favola moderna dal sapore antico: draghi e magia trasporteranno il lettore alla scoperta di un nuovo mondo.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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