Ottobre e la natura selvaggia: un’avventura indimenticabile
Non è un errore. Ottobre, si scrive con la O maiuscola perché la protagonista del romanzo che vi presento oggi si chiama Ottobre. Un nome insolito, ma appropriato. Così come questa storia, insolita. Arrabbiata. Ma capace di far riflettere i suoi lettori, giovani e non. Il romanzo Ottobre, Ottobre di Katya Balen, con illustrazioni di Angela Harding e tradotto da Lucia Feoli (Einaudi Ragazzi, finalista premio Strega ragazze e ragazzi 2024 Categoria 11+) è una centrifuga di emozioni.
Ottobre, Ottobre
Ottobre vive con il padre in una foresta selvaggia. Sono autosufficienti, ma vivono isolati immersi nella natura. Fanno la spesa una volta l’anno, hanno pannelli solari per l’energia elettrica. Il papà taglia la legna e si occupa di ogni lavoro pesante. La figlia cresce felice, libera, ma isolata.
La mamma non è sparita, anzi. Ma poiché non voleva vivere isolata nella foresta è tornata a Londra e quando ricompare per trovare la figlia, semplicemente Ottobre non la vuole più. La bambina è molto arrabbiata e non le rivolge più la parola.
Così quando suo papà ha un incidente molto grave e lei è costretta ad andare a vivere a Londra con la madre, il mondo crolla, cambia e lei si sente infelice, costretta a stare in un ambiente che non le appartiene. Odia la madre e ha paura di perdere il padre. Le manca l’aria.
La mia parola preferita significa “solitudine della foresta“»” ed è la sensazione di essere da soli nel bosco, tranquilli, felici e al sicuro, ma mia madre questo non lo voleva. Voleva che io andassi a scuola e passassi i fine settimana con lei, lontano, ma allora quando sarei stata libera e selvaggia? Quando mi sarei arrampicata sugli alberi? Quando sarei andata a caccia di tesori? Quando avrei raccontato storie accanto al fuoco? Non la voglio. Lei non è selvaggia come noi.
Un romanzo che racconta le emozioni
Scritto in prima persona, questo romanzo cattura le forti emozioni di Ottobre e le render vere, concrete.
Possiamo capire le sue paure, ma anche la frustrazione della madre e il suo coraggio nel cercare di riconquistare il cuore ferito della figlia.
Non ci sono cattivi e buoni in questa storia, ma persone che cercano di vivere i cambiamenti come meglio riescono: a volte sbagliano, ma l’impressione è che facciano tutti il possibile.
Anche Ottobre nonostante i suoi scatti di rabbia e le sue folli corse. La paura verso una città che non capisce e definisce grigia, il terrore nel vedere il padre mal ridotto dopo l’incidente, l’infelicità nel non poter più vivere nella foresta e l’incertezza verso il futuro, la rendono instabile, fragile e incapace di regolare le sue emozioni.
Ci sono chiodi nella sua schiena e chiodi nei suoi fianchi e chiodi nel suo braccio e per il momento non potrà camminare né stare seduto. Il dottore dice che Papà ha una “frattura a scoppio”» alla colonna vertebrale e il termine mi fa venire in mente qualcosa di bello, come una pioggia di stelle, ma quello che significa in realtà è che avrà bisogno di molto tempo per riprendersi. Non ho il permesso di entrare nella stanza mentre gli tolgono il tubo dalla gola e lo fanno sedere e gli dicono dov’è e gli chiedono il suo nome, ma sono in corridoio e riesco a sentire stralci di domande e colpi di tosse, e poi sento qualcosa che mi raggela come quando ci tuffiamo nelle acque freddissime dello stagno. La sua voce.
La storia di Stig
Alla storia di Ottobre si affianca quella di un piccolo gufo, Stig, un uccello libero che la bambina deve imparare a lasciare andare. Perché a volte il bene dell’altro non corrisponde ai nostri desideri ma dobbiamo imparare a farlo comunque.
Lui afferra una carta veloce come un fulmine e poi dice: – Sai, alcune creature devono vivere in natura, – e io mi guardo le mani, le unghie pulite, la pelle liscia di chi vive in città. – Ottobre, Ottobre, a volte è un atto d’amore lasciar andare qualcuno anche se gli vuoi molto bene –. La sua voce è più morbida del terreno inzuppato dalla pioggia e io conficco le dita nel suo materasso gommoso e penso a Stig, e a come deve vedere il cielo attraverso la voliera di ferro, poi guardo Papà, ma i suoi occhi sono persi in un ricordo e mi chiedo se stia pensando davvero a Stig o a qualcun altro.
Ottobre, ottobre: un racconto di crescita
Una bella storia di crescita, ma anche un racconto per riflettere sulla libertà e sull’educazione. Ottobre, Ottobre porta molti messaggi alcuni chiari e diretti altri su cui è necessario riflettere. Una lettura a diversi livelli che ho trovato molto interessante e coinvolgente.
I libri del Premio Strega ragazze e ragazzi 2024
Su Libri e bambini presentiamo i testi selezionati per il Premio Strega ragazze e ragazzi 2024.
Categoria 6+
- Peter Carnavas, Olive e l’elefante grigio, tradotto da Alessandro Barbaglia (De Agostini).
- Dave Eggers, Lo strambo trasloco della magione Miller, tradotto da Giulia Rizzo, illustrato da Júlia Sardà (L’ippocampo).
- Jarvis, Orso e Uccellina. Il picnic e altre storie, tradotto da Alessandra Valtieri (Lapis).
Finalisti categoria 8+
- Annalisa Camilli, L’ultimo bisonte, illustrato da Irene Penazzi (La Nuova Frontiera Junior).
- Maddalena Vaglio Tanet, Rim e le parole liberate, illustrato da Ilaria Mancini (Rizzoli).
- Edward Van de Vendel, Anoush Elman, Misha. Io, i miei tre fratelli e un coniglio, tradotto da Laura Pignatti, illustrato da Annet Schaap (Sinnos).
Categoria 11+
- Katya Balen, Ottobre, Ottobre, tradotto da Lucia Feoli (Einaudi Ragazzi).
- Adam Gidwitz, La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, tradotto da Marina Morpurgo (Giuntina).
- Kelly Yang, Motel Calivista, buongiorno!, tradotto da Federico Taibi (Emons).
Disclaimer. Su alcuni dei titoli linkati in questo articolo, Libri e bambini ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi per l’utente finale. Potete cercare gli stessi articoli in libreria, su Google e acquistarli sul vostro store preferito.
I nostri voti
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Consigliato
Un romanzo di formazione, tra la città e la natura selvaggia. Una storia sulla libertà capace di far riflettere.