Provaci ancora Lulù, di Ashley Spires

Mamma! Non ci riesco! Non ne sono capace!

Quante volte avete sentito queste frasi accalorate, colme di sconforto e a volte di rabbia? Io, tante, tantissime. Perché diventare grandi, crescere, imparare è una faccenda dannatamente complicata, dalle cose più semplici a quelle incredibilmente complesse come… andare in bicicletta!

Ora che siamo grandi ci sembra tutto così facile: pedalare senza cadere (o quasi), scrivere, leggere… Ma che fatica imparare!

Quante volte siamo caduti, ci siamo rialzati e abbiamo ripreso il cammino? A volte riprovare non è così scontato, perché la motivazione barcolla, il desiderio di imparare si fa meno convinto, la paura di sbagliare diventa enorme.

Provaci ancora Lulù

Così l’albo illustrato Provaci ancora Lulù di Ashley Spires, in Italia pubblicato da Erickson, candidato al premio Strega Ragazzi 2020, categoria 6+, ci racconta la storia di Lulù, una bambina tenace, ricca di idee e di volontà, indecisa sul proprio futuro, ma assolutamente convinta che farà cose grandiose!

Eppure, Lulù ha delle paure, come ogni bambino che si rispetti. Perché è ora di dircelo chiaro e tondo: le paure esistono, fanno parte di noi, le abbiamo, a qualunque età. I super coraggiosi che non hanno paura di niente non esistono.

Lulù, ad esempio, ha paura di scalare un albero, un grande albero! E si inventa mille alternative per non affrontare questa paura. Insomma come tutti noi quando preferiamo rimandare un evento che ci spaventa tanto, ma talmente tanto, che preferiamo non pensarci.

Accade solo ai bambini? Oh no! Accade spesso anche a noi adulti!

Lulù sa fare tantissime cose, e assieme ai suoi amici se ne inventa ogni giorno di nuove, ma scalare quell’albero… le fa proprio paura.

Tuttavia Lulù è una bambina coraggiosa, e alla fine decide di provarci. Certo cade, ma per fortuna non si fa poi così male. Si rialza e riprova.

Non scoraggiarsi mai

Provare e riprovare, come quando dobbiamo imparare ad andare in bicicletta, o dobbiamo fare un esame difficile. I fallimenti non sono così drammatici se inseriti in un contesto positivo di apprendimento.

Tutti noi sbagliamo, cadiamo e speriamo di farci il meno male possibile, ma poi cerchiamo di rialzarci e riprovare. Per imparare, per crescere.

Facciamo il tifo per Lulù perché, in fondo, facciamo il tifo per noi stessi. Anche quando cadiamo.