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Intervista a Mavì Borrelli, Alfiere della Repubblica: piccoli sacrifici possono regalare grandi cose

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato 25 nuovi Alfieri della Repubblica. Giovani “che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali”. Tra di loro c’è anche Mavì Borrelli, amica di Libri e bambini. Siamo emozionati, lo confessiamo!

La motivazione dell’onorificenza

La spiegazione della nomina di Mavì Borrelli la troviamo sul sito del Quirinale:

Dopo aver seguito in televisione le storie di ragazzi ricoverati in ospedale con gravi malattie, la piccola Mavì ha domandato alla madre perché alcuni pazienti avessero i capelli e altri no. È rimasta colpita dalla risposta e ha deciso di donare 70 centimetri della sua folta chioma alla “Banca dei capelli”, associazione che crea parrucche con capelli veri per i malati oncologici. In una lettera ha spiegato la ragione e l’obiettivo del suo gesto: vedere “sorridere chi soffre”. La bambina non si era mai tagliata i capelli da quando era nata. Ripeteva che era sua intenzione “farli crescere lunghissimi e bellissimi”. Ma per compiere il suo atto di amicizia e di solidarietà ha deciso di fare una rinuncia.

Oltre a essere molto generosa, Mavì ama leggere. Le abbiamo fatto, allora, qualche domanda sia per congratularci dell’onorificenza ricevuta, sia per saperne di più sulle sue letture.

Mavì Borrelli con i capelli lunghi e dopo il suo generoso gesto di altruismo.
Mavì Borrelli con i capelli lunghi e dopo il suo generoso gesto di altruismo.

Intervista a Mavì Borrelli, Alfiere della Repubblica

Mavì Borrelli, è per noi un onore intervistarti: 9 anni, di Crevalcore, sei stata nominata dal presidente Sergio Mattarella, Alfiere della Repubblica. Si tratta di un attestato d’onore conferito ai giovani che si sono distinti con atti sociali e civili importanti, che fungono da esempio per tutti. Che cosa hai provato quando lo hai saputo?

Sono stata molto contenta e felice di esser stata nominata “Alfiere della Repubblica”, so che è una cosa molto importante e mi rende orgogliosa.

La motivazione di questa significativa nomina è “la solidarietà mostrata ai ragazzi e alle persone con malattia oncologica, dimostrata rinunciando ai suoi lunghi capelli per confezionare parrucche e donarle a chi è reso calvo dalle terapie.” Ci vuoi raccontare quale è stata la molla che ti ha fatto prendere la decisione di tagliare i capelli a cui tenevi tanto?

Si, è vero, ci tenevo e non li avevo mai tagliati dalla mia nascita. Ma la molla che mi ha fatto prendere questa decisione è stata la serie tv Braccialetti rossi perché vedevo bambini, ragazzi che se prima avevano i capelli a causa delle terapie diventavano calvi. Era terribile perché sapevo che succede anche nella vita vera. Allora ho pensato di tagliare e poi donare i miei capelli per far sì che con essi si potessero creare una o più parrucche per le persone oncologiche e aiutarle così a sorridere ancora.

Tu sei una bambina protagonista di grandi eventi: hai vissuto il terremoto del 2012 e a causa di ciò sei stata in una tendopoli per quasi tre mesi; stai vivendo in clima di pandemia da Coronavirus con tutte le restrizioni che ne conseguono, e adesso questa nomina che ha messo in luce il tuo senso di altruismo di cui già molti erano a conoscenza. Nove anni, ma hai già conosciuto tante cose. Che cosa vorresti dire ai tuoi coetanei?

È vero, forse non sono cose da bambini, ma la mia famiglia è forte! Io ai miei coetanei vorrei dire di imparare a esporsi non solo con le proprie idee, con le parole, ma anche magari come ho fatto io con una parte di sé, che siano capelli, gesti o azioni. Anche piccoli sacrifici possono regalare grandi cose.

Sappiamo che ti piace tanto leggere, e siamo curiosi: il primo libro letto? E quello che stai leggendo adesso?

Il primo libro che ho letto da sola è stato Il diario di Anna Frank. Invece quello che sto leggendo adesso è Trilogia dell’amicizia scritto da Luis Sepúlveda. Mi è dispiaciuto sapere che è morto pochi giorni fa per colpa del Coronavirus!

E allora a questo punto ti chiediamo di consigliare ai nostri lettori dei libri per bambini che ti hanno appassionata particolarmente.

I libri che mi hanno appassionata particolarmente sono stati: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda in cui c’è un gatto che insegna a una gabbianella a volare, fregandosene delle differenze. Poi quello che come ho detto sto leggendo adesso, Trilogia dell’amicizia sempre di Sepúlveda. In questo libro ci sono tre storie. La prima è quella della gabbianella e il gatto; la seconda racconta la storia di un gatto e di un topo che diventano amici, e per ultima c’è la storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza. I libri di Sepúlveda sono davvero molto belli. Poi consiglio Il diario di Anna Frank, che mi è rimasto impresso. Mi ha colpito molto vivere la storia di una ragazzina che poi va in un campo di concentramento e non torna più a casa…

Grazie per questa intervista, ti salutiamo con sincera ammirazione e siamo certi che sentiremo ancora parlare di te!

Grazie mille, anche io vi saluto e vi mando un grandissimo abbraccio.

Foto | Alice Marchesini

Susanna Trossero

Susanna Trossero è nata a Cagliari e vive a Roma. Ha fatto della scrittura la sua principale occupazione. Ha pubblicato poesie, raccolte di racconti, romanzi, e sta lavorando ad altri progetti. È un’appassionata di racconti brevi.

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3 Commenti

  1. Intervistare la piccola Grande Mavi è stato un onore, i bambini hanno tanto da insegnare a noi grandi. Riescono a compiere dei gesti incredibili con una semplicità e una naturalezza disarmanti, fino a stupirsi se per questi stessi gesti vengono premiati!

    1. Siamo la mamma e il papà di Maví, vi ringraziamo per la bella intervista anche a nome di Maví e dei suoi fratelli!

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