Caterina Certezza ovvero Modiano per bambini
Caterina Certezza è la storia di una bimba che porta gli occhiali e che scopre, quando è costretta a toglierli per danzare, che il mondo assume non solo contorni sfumati, ma quasi una diversa identità. Autore è Patrick Modiano, Premio Nobel per la letteratura nel 2014
arrivai alla conclusione che in fondo la mia era una fortuna: potevo vivere in due mondi diversi a seconda che portassi gli occhiali oppure no. E il mondo della danza non era la vita reale, era un mondo in cui, invece di camminare normalmente, ci si muoveva con salti, piroette e entrechat.
Chi è Caterina Certezza
Caterina ha imparato da suo padre a togliersi gli occhiali quando qualcosa non le va a genio.
Il signor Certezza, d’altronde, è anche lui un uomo tra due mondi e con lui sua figlia vive sempre sospesa. Ha un negozio, ma svolge chiaramente una seconda e illecita attività. È sposato, ma sua moglie vive in America già da tre anni (la raggiungeranno quando lui avrà concluso i suoi affari); ha un cognome apparentemente autoctono, ma in realtà non è altro che la semplificazione di un difficilissimo cognome straniero.
Monsieur Certezza, con il suo comportamento bizzarro, insegna in qualche modo a Caterina a volteggiare tra le difficoltà e le amarezze della vita, con uno sguardo positivo e non miope rivolto al futuro.
Ora, devo ammettere che quando si parla di bambine con gli occhiali sono di parte, avendoli sempre portati. Inoltre, solo recentemente e prima di Modiano ho cominciato occasionalmente a toglierli perché ero letteralmente stufa di quello che vedevo intorno a me. Dunque, ho pensato, quale fortunata coincidenza imbattermi in una storia così e visto che è un libro consigliato a partire dai nove anni l’ho subito condiviso con mia figlia.
È piaciuto a tutte e due. Siamo state colpite non solo dalla storia e dallo stile, ma anche dalle simpaticissime illustrazioni di Sempé (illustratore molto noto), delicate, ironiche, romantiche e piene della stessa visione della famiglia Certezza.
La traduzione italiana è di Maria Vidale.
Testo a cura di Mariantonietta Barbara