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Pinguini all’equatore: Luca Perri e Serena Giacomin spiegano perché non tutto ciò che senti sul clima è vero

Luca Perri è un astrofisico. Serena Giacomin è meteorologa, laureata in Fisica, con specializzazione in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia. Entrambi sono divulgatori scientifici, e per fortuna, hanno questa sana passione di divulgare, soprattutto ai ragazzi e alle ragazze, perché davvero c’è bisogno di chiarezza. Il titolo del loro libro ne è l’esempio perfetto Pinguini all’equatore. Perché non tutto ciò che senti sul clima è vero presentato come:

Una spassosa sfilza di frottole su clima e global warming, smontate una dopo l’altra a colpi di scienza e di risate per scoprire cosa succede per davvero al nostro pianeta.

Pinguini all’equatore

Pinguini all'equatore
Serena Giacomin – Luca Perri, Pinguini all’equatore

Ma Pinguini all’equatore non è solo una smentita. È un approfondito libro di scienze per ragazzi ricco di curiosità e evidenze scientifiche raccontate con uno stile fresco, mai noioso. Tradotto: raccontate in maniera divertente.

Un punto deve essere chiaro fin da subito, questo è un libro apertamente contro i negazionisti (ed era ora!). Non è vero che se fa più caldo la colpa è del sole o dell’asse terrestre o della nebbia o dell’alito del Conte Dracula (questo l’ho aggiunto io). La colpa è sempre e solo nostra. L’essere umano fa danni da anni e davvero dobbiamo iniziare a cambiare abitudini, anche nel nostro piccolo, altrimenti è troppo tardi.

Ma, per farci credere che la colpa del caldo è dell’asse terrestre che, come ci spiegano gli autori, non è un grande spiedo per cucinare un enorme kebab, i negazionisti si inventano fake news grandiose, e a volte ci credono veramente. Così ecco che Pinguini all’equatore ci ricorda come la realtà è ben diversa. Studiare e verificare le fonti è sicuramente un buon inizio. Non basta, ma è pur sempre un inizio.

Erik il Vikingo

Il libro parte dalle vicende di Erik il Vichingo che voleva vivere in Groenlandia per spiegarci come a volte i nomi ci traggono in inganno… tanto che:

L’obiettivo di Erik era vivere in Groenlandia. Ma per sopravvivere nell’isola, doveva convincere altre persone a seguirlo per costituire un vero e proprio insediamento. Tornato in patria ha raccontato con entusiasmo di una terra fertile e rigogliosa, chiamata appunto Groenlandia. Navigatori e condottieri hanno così deciso di partire con lui verso questo paradiso terrestre.

Fidarsi è bene, ma alcune volte non fidarsi è meglio: il nome “Terra Verde” non era altro che una trovata pubblicitaria per convincere altri vichinghi a mettere radici in un luogo tutt’altro che… verde.

Il caldo e quel che comporta

Un modo interessante per convincerci a verificare sempre le fonti, a essere curiosi, a non dare mai nulla per scontato e per introdurre il grande problema del pianeta terra: il caldo.

La calotta glaciale della Groenlandia è spessa circa 3 chilometri e ricopre più dell’80% della superficie. C’è ghiaccio per 1,71 milioni di chilometri quadrati, e se andasse in completa fusione causerebbe l’innalzamento del livello del mare di 7,4 metri, sommergendo diverse isole, tra cui per esempio le Maldive.

La conoscenza non la paura è sicuramente la ricetta per combattere le bufale, perché se un aumento del livello del mare di 7 centimetri sembra poco dobbiamo ricordarci che:

nella maggior parte dei casi non si arriva a sommergere intere regioni, ma milioni di abitanti delle regioni costiere rischiano pesanti inondazioni, soprattutto durante le tempeste.

Ma perché fa così caldo? Cosa sta succedendo? Pinguini all’equatore risponde proprio a queste difficili domande e dice la sua anche ai negazionisti che non ammettono la responsabilità dell’essere umano.

Pinguini all’equatore è un libro imperdibile

Leggendo Pinguini all’equatore scopriremo che le Alpi hanno la febbre alta e che noi dipendiamo dai ghiacciai, che le prove sperimentali ci fanno ragionare nella direzione giusta e che questa ci fa riflettere sul fatto che il riscaldamento globale è causato dai gas serra, quindi da noi, non dal sole o dall’asse terrestre o dalla nonna che non smette di ballare (aggiunta poco scientifica, sempre mia). Non solo. Il volume ci insinua i dubbi, perché nello scienziato, ci ricorda, il dubbio è fondamentale.

Un libro da leggere tutto d’un fiato o un po’ alla volta, ma non troppo lentamente perché dobbiamo darci una smossa, per scoprire bufale e verità, collegamenti e ragionamenti dall’importanza dell’anidride carbonica alle eruzioni vulcaniche, dalle macchie sul Sole alla cacca degli animali sopravvissuta per millenni…

Consigliatissimo!

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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