Quattro belle filastrocche di Carnevale
Ma quanto sono belle le filastrocche? E le filastrocche di Carnevale lo sono ancora di più! In maniera simpatica e rimata, raccontano storie e storielle soprattutto ai bambini, ma spesso anche gli adulti.
Le più belle e simpatiche filastrocche di Carnevale
Andiamo a curiosare tra le filastrocche di Carnevale per vedere come raccontano questa festa in maschera che piace a tutti.
Due filastrocche di Carnevale di Gianni Rodari
Le prime che ci vengono in mente sono scritte dal grande Gianni Rodari.
Il gioco dei se
Ne Il gioco dei se Rodari immagina come sarebbe il mondo se a governare fossero le maschere tradizionali di Carnevale:
Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vorrebbe?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.Se Gianduia diventasse
un ministro dello Stato
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.
Carnevale in filastrocca
Un altro testo di Gianni Rodari è Carnevale in filastrocca. Qui ci si concentra su questa festa tanto divertente.
Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe di Arlecchino,
vestito di carta poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi
«Colombina – dice – mi sposi?»
Gianduia lecca un cioccolatino
e non ne dà niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello
mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone
gli fa una bella medicazione,
poi lo consola: «È Carnevale,
e ogni scherzo per oggi vale».
Altre due filastrocche carnascialesche
Continuiamo a scoprire le filastrocche di Carnevale anche con i testi di Maria Loretta Giraldo.
Malattia di Carnevale
La prima filastrocca di Maria Loretta Giraldo che ti proponiamo è Malattia di Carnevale.
Il martedì di Carnevale
Arlecchino stava male
così Rosaura e Colombina
gli portarono la medicina.
Mirandolina, dopo due ore,
mandò a chiamare un bravo dottore.
Balanzone, dottore di fino,
visitato ch’ebbe Arlecchino
disse serio: «Sarò sincero,
la malattia è grave davvero
e si cura, signore belle,
con i crostoli e le frittelle».
Editto di Carnevale
Sempre Maria Loretta Giraldo nel libro Rime per tutto l’anno ha la filastrocca Editto di Carnevale che dice:
L’Imperatore del Carnevale
gridò ad Arlecchino: «Sono vecchio, sto male
più non sopporto né frizzi né lazzi,
sono stanco di celie e di schiamazzi».
Volle le maschere tutte riunite
e disse, burbero: «Udite, udite,
vi ho radunate tutte perché
ho un editto di punti tre.
Questo ho deciso: regola uno
che dentro al regno non rida nessuno,
da oggi stesso ogni burlone
venga rinchiuso a vita in prigione.
Se ciò non basta, punto secondo
bando ai veglioni di tutto il mondo
e a chi si azzarda a fare una festa
sia immantinente tagliata la testa.
E ora arriviamo al punto terzo:
cari signori, è tutto uno scherzo!»
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