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Il Maialino di Natale: emozionante e magica storia di J. K. Rowling

L’abbiamo attesa per anni, sognata. Abbiamo immaginato altra magia e luoghi incredibili, tanto da iniziare noi stessi a sognare nuove avventure: e questa è una cosa meravigliosa. L’abbiamo fatto noi adulti, ma soprattutto lo fanno i bambini e le bambine di tutto il mondo, perché J.K. Rowling riesce a donare magia a ogni suo romanzo. Da Harry Potter fino ai gialli, ci riesce perché le sue parole incantano, si intrecciano e ci donano storie nuove, originali, uniche. Come unica è Il Maialino di Natale (con illustrazioni di Jim Field, traduzione di Valentina Daniele, in Italia per Salani Editore).

Il maialino di Natale
J. K. Rowling, Il maialino di Natale

Una storia natalizia perfetta, nella struttura, nel ritmo, nel desiderio di sognare e nel rimpianto di noi adulti che per quanto ci sforziamo di apparire grandi amiamo cullarci tra sogni, giocattoli e dolci natalizi.

Il Maialino di Natale

C’è magia in Il Maialino di Natale, ma non aspettatevi Hogwarts e scope volanti o complicate pozioni polisucco da creare, no. Il Maialino di Natale è un viaggio onirico verso un mondo davvero incredibile, nella Terra dei Perduti, ovvero quel luogo dove si recano tutti gli oggetti che giorno dopo giorno noi umani perdiamo. Le chiavi, i fazzoletti, i gioielli e, ovviamente, i giocattoli.

Le avventure di Jack

Jack, il protagonista di questo romanzo, decide di recarsi nella Terra dei perduti perché la sua nuova sorellastra Holly ha gettato fuori dal finestrino dell’auto il suo maialino Lino, un pupazzo che vive con lui da quando ne ha memoria. Ogni bambino ha il suo pupazzo, quell’oggetto che nonostante perda occhi e braccia, sia lurido e puzzi, è unico e insostituibile. E ogni pupazzo ha il suo bambino.

Con uno scatto così veloce che Jack non ebbe alcuna possibilità di fermarla, Holly si chinò in avanti, prese Lino dalle gambe di Jack e lo gettò fuori dal finestrino. Per un istante Jack lo vide immobile contro il cielo grigio, con le zampette aperte; poi fu spazzato via, chissà dove.

Il lungo viaggio di Jack e il Maialino di Natale

Così Jack rivuole il suo pupazzo, ma non affronterà il viaggio da solo, no. Con lui ci sarà il maialino di Natale, un nuovo pupazzo uguale al precedente, comprato per cercare di “sistemare” la situazione, ma che alla fine è entrato nel dramma, anche se, davvero, non ha nessuna colpa.

Jack e il Maialino di Natale partono per la Terra dei perduti. Qui incontreranno stranissimi personaggi, oggetti dispersi, dimenticati, alcuni importantissimi altri destinati a venire divorati dal Perdente, un cattivo davvero eccellente, come solo Rowling sa creare. 

«Questa è la Landa degli Illacrimati».

«Che significa ‘illacrimati’?» chiese Jack.

«È quando a nessun umano importa niente se ti sei perso» spiegò il maialino, fissando il paesaggio brullo. «È dove finiscono quelli Di Troppo: Cose che non sono amate, volute, roba inutile. Non hanno nemmeno un riparo. Vagano per la Landa finche´ il Perdente non le trova».

«Allora, sicuramente, Lino non può essere in questa Landa» affermò Jack. «È più amato e voluto di qualunque altra cosa qui intorno, secondo me».

«No, non può essere qui fuori» convenne il maialino di Natale, guardando di nuovo il sentiero di terra battuta.

«Se siamo fortunati, sarà dove stiamo andando. A vedere questo gruppo, dev’essere un luogo per Cose da poco».

«Lino non è da poco » replicò subito Jack. «Ha un grande valore».

Una lettura imperdibile, a Natale ma anche d’estate!

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Imperdibile

Torna J.K. Rowling con un racconto di Natale bellissimo, dolce e capace di farci sognare.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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