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Sassolino: Marius Marcinkevičius scrive la storia perfetta per il Giorno della Memoria

La Giornata della Memoria si avvicina, e come ogni anno un dubbio mi assale: come possiamo raccontare ai bambini quel terribile periodo? Come narrare loro storie così tristi e colme di dolore?

Da un lato è giusto ricordare, ma dall’altro… ogni singolo racconto riferito a quel particolare periodo storico strappa un pezzo di cuore. Come possiamo trasmettere emozioni così forti ai bambini senza traumatizzarli, ma cercando un dialogo costruttivo e vivo con loro?

Nonostante i miei mille dubbi, ogni anno mi vengono proposti libri, storie, che riescono in questo difficilissimo compito; narrazioni che sfumano il dolore lasciando le emozioni; usano le illustrazioni in maniera sublime e dosano le parole portando un rispetto infinito per il passato, ma anche per il presente, per i giovani lettori.

Sassolino

Sassolino di Marius Marcinkevičius (illustrato da Inga Dagile, tradotto da Elena Montemaggi, Caissa Italia editore), è l’esempio perfetto di come raccontare ai bambini gli orrori dei campi di concentramento. È un progetto dolcissimo, impietoso, colmo di emozioni, capace di destare interesse, anche di suscitare risposte molto forti e contrastanti, ma senza mai esagerare. Senza citare la morte, la spiega e la racconta come una fiaba. Sta poi a noi adulti attraverso il dialogo e l’ascolto cercare di andare oltre questa bellissima storia, arrivare fin dove i bambini, attenti ascoltatori, riescono a sopportare.

La storia di Rivka e Eitan

Rivka e Eitan sono due amici. Lei coraggiosa, fiera, lui timido e bravissimo musicista. Suona il violino. Vivono a Vilnius, capitale della Lituania. La loro vicenda è ambientata nel 1943.

Dai giochi con l’aquilone alla paura del corvo nero, dal concerto di Eitan alla sparizione di Rivka, la loro storia viene narrata intrecciando la normale vita di due bambini ai terribili fatti storici che hanno vissuto. Ma, al contrario di molti libri, in Sassolino oltre a percepire il cambiamento (soldati, muri che si alzano, divieti, stelle nei vestiti) chi racconta la storia, Eitan, riesce a trasportaci fino al bosco, a trasmetterci la sua paura e solitudine, ma anche la sua speranza.

Un libro che riporta in vita la storia, ancora poco nota in Italia, del bosco di Paneriai, località a pochi chilometri da Vilnius, in Lituania, che durante la Seconda Guerra Mondiale divenne teatro dello sterminio di migliaia di ebrei e di altre vite lituane, polacche e russe.

E lo sterminio diventa così un sassolino, un ricordo da raccogliere e custodire.

Le belle illustrazioni di Inga Dagile

Le illustrazioni di Inga Dagile sono davvero uniche, riescono a narrare la storia ma anche a descrivere le emozioni, a donarci sorrisi e a farci immaginare le difficoltà, ma anche a ridare colore alla speranza…

Un libro davvero singolare, perché trasmette moltissime informazioni storiche calandole in un racconto apparentemente leggero. Dettagli e personaggi scorrono e ai giovani lettori rimarranno tante, tantissime e legittime domande, a cui noi adulti dobbiamo rispondere. O almeno provarci.

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Una lettura utile

Un albo illustrato unico e speciale, le storie di Rivka e Eitan ci portano a conoscere la Shoah da un punto di vista nuovo, diverso, unico.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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