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Nel mare ci sono i coccodrilli: la versione illustrata del romanzo di Fabio Geda

Dal racconto orale al romanzo, dall’animazione al libro illustrato. Nel mare ci sono i coccodrilli sta riuscendo a unire talenti e intenti per parlare come un’unica voce, per urlare la mondo una storia che dovrebbe farci riflettere.

Dal romanzo, scrivevo, di Fabio Geda, che ha raccolto il racconto di Enaiatollah Akbari, al Giffoni film Festival dove il cartone animato ha vinto l’edizione del 2022, fino alla versione illustrata che vi presento oggi. Tale versione è scritta da Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro. Le illustrazioni sono Annalisa Corsi.

La mia personalissima impressione è che Enaiatollah Akbari sia riuscito con le sue parole, il suo coraggio e la sua gentilezza a conquistare l’animo di alcune persone, persone eccellenti nel comunicare. Perché Enaiatollah Akbari merita questa attenzione, tanto da offrire più modalità di ascolto.

Nel mare ci sono i coccodrilli

Enaiatollah è un bambino vive in un villaggio dell’Afghanistan. Un giorno il suo papà si allontana per vendere alcuni tappeti, ma durante il viaggio viene ucciso e i tappeti rubati. Probabilmente a noi occidentali sembrerà una follia, sta di fatto che i talebani pretendono proprio Enaiatollah come pagamento dei tappeti rubati.

Questo evento, così folle e quasi incredibile per la nostra cultura, determina il futuro di Enaiatollah che da quel momento si ritrova a fuggire in Pakistan, Iran, Turchia, Grecia, Italia. Fuggire per non venire trattato come un oggetto per saldare un debito inesistente.

Un viaggio davvero strabiliante attende questo bambino. Un viaggio che dal romanzo al cartone animato fino all’albo illustrato viene trasmesso in ogni dettaglio. La storia svela tutta la meschinità e la violenza dell’essere umano, ma anche il coraggio di questo bambino e la gentilezza.

I disegni descrivono ogni particolare catturando l’infinita dolcezza e ingenuità di Enaiatollah, la sua crescita e le sue paure, dando spessore alle tante figure adulte che incrociano la vita del piccolo Enaiat.

Una citazione dal libro

In cantiere andava così: lavoravi tanto, guadagnavi tanto, poi arrivava la Polizia e ti rubava tutto.
Andava già bene se non ti arrestavano e non ti rimpatriavano, perché a quel punto non solo avevi perso tutto, ma avevi anche contratto due debiti: uno con le guardie, perché in Iran il rimpatrio si paga e devi pagartelo da solo; e un altro con i trafficanti di uomini, che appena la polizia ti aveva scaricato oltre il confine ti caricavano di nuovo sul camion, per tornare in dietro. Sapevano che non avevi soldi quindi ti trasportavano a credito, ma pi per alcuni mesi dovevi lavorare gratis per ripagarli. Fino a quel momento, comunque, le cose stavano ancora filando abbastanza lisce.

Perché leggere questo libro

Ombre e paure si allungano nel racconto di Enaiatollah, i disegni riescono a mostrare adulti contorti e lucide decisioni, bui confini e altissime aspettative. Ma c’è un dettaglio che non deve mai sfuggirci durante tutta la lettura di Nel mare ci sono i coccodrilli: Enaiat è solo un bambino. E questo è un dato di fatto che rimane imperdonabile per tutti noi adulti.

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Veramente consigliato

Una storia vera, un racconto da leggere e condividere. Un viaggio da sapere per conoscere il valore dell’accoglienza.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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