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Syberia: tra la taiga e l’allucinazione, un viaggio verso la verità

I viaggi attraverso la natura incontaminata suscitano sempre un fascino misterioso e una totale curiosità. Da un lato c’è la natura selvaggia, così lontana dalla nostra quotidianità, dall’altro la forza dell’essere umano che sfida la natura e non sempre vince.

Per le edizioni San Paolo, Guido Sgardoli scrive l’affascinante Syberia, romanzo finalista del Premio Letteratura Ragazzi Città di Cento, terna scuola secondaria di primo grado. È un romanzo di formazione che affronta uno spietato viaggio lungo la fredda Siberia.

Syberia

Janis è prigioniero. Inizialmente non si capisce per quale motivo stia scontando l’ergastolo; si intuisce solamente la sua giovane età e la sua passione per la poesia e l’arte in genarle. Un’anima troppo gentile per luoghi così freddi e spietati, forse.

Il 30 giugno 1908 Janis Potocki riesce a fuggire dal campo di lavoro grazie a un fenomeno apparentemente naturale che crea caos. Con lui fuggono diversi prigionieri; alcuni rimangono senza vita tra il campo e la fuga. Colpiti da zelanti fucili.

La fredda taiga accoglie Janis, lo sfinisce e lo rende spirito libero, ma succube della propria fragilità umana. Solo i ricordi e il desiderio di tornare a casa lo reggono in piedi. Ma sono ricordi reali o costruiti dal suo subconscio per permettergli di resistere all’ergastolo? E ciò che incontra lungo la fuga è parte della realtà o frutto della sua mente provata dal freddo e dalle ferite?

Il tramonto, quel giorno, arrivo quasi di sorpresa.
Con esso tornarono i suoni ormai confortanti e familiari della foresta, e svanirono le zanzare. Dove andavano di notte, si chiedeva Janis?
Scovo un posto adeguato e accese un piccolo fuoco con l’archetto. Poi cerco nei dintorni qualche altro insetto, ma c’erano solo zanzare. Non trovando nemmeno un fungo commestibile (al contrario non faceva che imbattersi nelle velenosissime amanite, rosse e bianche), dovette accontentarsi delle bacche, ancora una volta e, come ogni volta, la loro eccessiva assunzione lo costrinse a liberare l’intestino.
E fu proprio mentre espletava i suoi bisogni che udì l’ululato.
Non era la prima volta che gli capitava, ma questo sembrava vicino. Molto vicino. Troppo vicino.

Una lettura impegnativa, ma necessaria

Un romanzo non facile, per ragazzi ma anche per adulti, che sa di descrivere la spietata natura e l’uomo in un intreccio non sempre idilliaco, magia e sciamani si rincorrono mentre la verità riaffiora in maniera inconsapevole così come l’aveva rimossa.

La fragilità dell’uomo emerge in tutta la sua sfrontata essenza, mentre la meraviglia della natura abbraccia la terra. La sopravvivenza è la vera protagonista del romanzo e il balletto tra la prima e la terza persona dona ritmo alla narrazione per aiutarci a capire Janis tra magia e realtà.

Janis ebbe paura. Era impressionante vedere come in un tempo brevissimo la natura fosse stata capace di mutare il proprio volto diventando un’erinni, una distruttrice implacabile. Un mattino come gli altri si era trasformato, nel volgere di un battito d’ali, in un autentico inferno.
O un furore divino, penso.
Si sentiva del tutto impotente. Peggio ancora, era del tutto impotente.

I finalisti del Premio Letteratura Ragazzi Città di Cento

Su Libri e bambini proponiamo le recensioni dei testi in finale al prestigioso Premio Letteratura Ragazzi Città di Cento.

Finalisti scuola primaria:

Finalisti scuola secondaria di I grado:

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I nostri voti

Storia
Leggibilità
Prezzo

Lettura utile

Un viaggio di formazione attraverso la fredda Siberia, per scoprire la storia, la natura e la tragedia dell’uomo.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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