Approfondimenti

Libri per bambini con solo testo. Quando darsi alla pazza gioia?

C’è un momento, anzi lo potrei definire il momento, quando abbandoniamo i libri con figure, bellissimi testi arricchiti da immagini colorate, e ci tuffiamo nella lettura di un libro senza immagini.

Ebbene, quel momento, è un momento importante. Che dico?

Importantissimo, da festeggiare.

Crescere significa anche questo.

Il passaggio ai libri per bambini con solo testo

Andare oltre le immagini che altri hanno così sapientemente tradotto per noi e accogliere l’immaginazione nella sua totale meraviglia per creare ogni singolo dettaglio direttamente nella nostra mente. Streghe e pirati, supereroi e detective diventano esattamente come ce li immaginiamo, i luoghi ampliano i loro confini e i profumi ora riescono a conquistare ogni angolo della memoria.

Vi ricordate quel momento?

Qui lo abbiamo rivissuto da poco. La grande di casa, 8 anni, ha ufficialmente cominciato un libro senza figure. Inizialmente la cosa la spaventava, ma dopo averla rassicurata – “Se non lo finisci non succede nulla” –, si è fatta trasportare da ogni parola.

Per rendere il passaggio meno traumatico la scelta è ricaduta su un libro trasformato in film , già visto. Così dove mancano le figure e l’immaginazione inciampa, viene in aiuto la memoria. Ricordare scene già viste sta sostenendo notevolmente la giovane lettrice ad arrivare alla fine.
La scelta, in questo caso, non poteva che ricadere in Harry Potter e la pietra filosofale” , ma ovviamente le scelte sono in realtà diverse. Il senza figure può spaventare, ma alla fine si tratta solo di accompagnarli verso un mondo bellissimo. Tutto da scoprire.

E la vostra prima volta? La ricordate?

I miei primi libri senza figure sono stati: Il giardino segreto e La capanna dello zio Tom, e sicuramente altri che non ricordo. Ma la sensazione di estrema soddisfazione provata quando sono riuscita nell’impresa, quella sensazione, mi è rimasta indelebile nella memoria. E la coltivo ancora oggi.

Foto | Annie Spratt / Unsplash

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio