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Scampia Storytelling 2019: i libri alla conquista delle periferie

Nell’immaginario collettivo Scampia è la periferia per antonomasia. Il quartiere dell’area nord di Napoli è, per citare Roberto Saviano, il punto di inizio della città campana.

Scampia non è solo notizie negative, come un certo tipo di informazione vorrebbe far credere, ma è anche altro. Come, per esempio, l’officina di narrazione Scampia Storytelling 2019. All’interno del progetto ICWA – Italian Children’s Writer Association / Associazione Italiana Scrittori per Ragazzi presieduto da Fulvia Degl’Innocenti – trova posto, infatti, l’iniziativa Scampia Storytelling. Si tratta di una maratona di lettura multidisciplinare visto che è accompagnata da musica, danza e arti visive. L’evento collabora anche con il centro di ricerca filosofica dell’università di Napoli e quest’anno sarà anche in trasferta: la prima tappa sarà in una scuola della periferia di Varese, l’Istituto Comprensivo Varese 1 – Scuola IV Novembre.

Scampia Storytelling 2019

A Napoli l’appuntamento è per il 29 novembre, presso il Teatro di via Arcangelo Ghisleri, 182, con Guido Scardoli, vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019. A teatro, Sgardoli si confronterà con ragazze e ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”. Con lui ci saranno ancheCristina Bartoli, Gianluca Caporaso, Patrizia Ceccarelli, Emanuela Da Ros, Viviana Hutter, Claudia Mencaroni, Flavia Moretti, Cristina Nenna.

Lo stesso giorno a Varese l’incontro degli studenti sarà con David Conati, Isabella Salmoirago e Chiara Segré, sempre il 29 novembre.

L’idea è quella di portare avanti un progetto continuativo per far sì che il dialogo tra scrittori e ragazzi che si viene a creare in occasione di queste giornate possa essere costante nel tempo, per fornire alle studentesse e agli studenti di oggi una risposta alle numerose paure, sfide e incertezze che il futuro ci presenta.

Foto | Federica Zappalà [CC BY-SA 3.0 it], attraverso Wikimedia Commons

Roberto Russo

Roberto Russo è nato a Roma e vive a Perugia. Dottore in letteratura cristiana antica greca e latina, è appassionato del profeta Elia. Segue due motti: «Nulla che sia umano mi è estraneo» (Terenzio) e «Ogni volta che sono stato tra gli uomini sono tornato meno uomo» (Tommaso da Kempis). In questa tensione si dilania la sua vita. Tra le altre cose, collabora con alcune testate online e tanto tempo fa ha pubblicato un racconto con Mondadori.

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