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Storie per bambini da leggere: dove trovarle e come usarle

Non c’è niente di più bello che leggere storie per bambini quando i più piccoli, la sera, vanno a letto. Leggere una bella storia prima di addormentarsi è piacevole, ma è inevitabile che a un certo punto i libri di fiabe e storie presenti in casa finiscano.

Le più belle storie per bambini da leggere

Se è vero che i bambini adorano farsi leggere e rileggere le stesse storie fino a saperle a memoria, è anche vero che i genitori, per il loro benessere mentale, ogni tanto abbiano bisogno di variare queste storie, onde evitare di addormentarsi prima dei figli giunti alla millesima ripetizione della storia di Cipì. Ecco allora alcune storie da leggere ai bambini.

Storie per bambini da leggere online

Se volete delle storie per bambini da leggere online, ci sono tantissimi siti che propongono fiabe e favole da ascoltare e leggere online. L’alternativa è che andiate direttamente su Wikipedia a leggere direttamente le trame delle fiabe più famose.

Storie per bambini da leggere in pdf e stampare

Idem come scritto sopra. Sempre su internet trovate diversi siti dove leggere e scaricare favole e fiabe in pdf, spesso sono gratuiti. Altrimenti potete comprare gli eBook dei libri di fiabe che preferite e scaricarli direttamente sul vostro eReader.

Storie corte e brevi

Ecco qui alcune storie per bambini da leggere corte. Sono particolarmente utili quando la sera si è fatto tardi, non si vuole rinunciare alla tradizione della lettura serale, ma non si vuole neanche far addormentare troppo tardi i bambini.

La lepre e la tartaruga

Una lepre e una tartaruga decidono di partecipare a una gara di corsa. La lepre prende in giro la tartaruga per la sua lentezza, ma la tartaruga non demorde: è decisa a partecipare. La lepre parte di scatto, ma poco prima di tagliare il traguardo si ferma: è sicurissima di vincere, quindi perché non riposare un po’? Così si accomoda prima del traguardo e si addormenta. Nel frattempo, però, col suo passo lemme lemme, arriva anche la tartaruga la quale oltrepassa la lepre troppo sicura di sé, la aggira e arriva per prima al traguardo, con somma delusione della lepre che nel frattempo si è svegliata e ha scoperto di aver perso. Morale: essere troppo sicuri di sé e l’arroganza possono condurci alla rovina, mentre la costanza e la determinazione possono portare a risultati inaspettati.

Dino, il dinosauro

Dino era un dinosauro molto allegro che adorava cantare, ballare e saltare. Amava e rispettava la natura, ma aveva paura di far male a qualcuno a causa delle sue dimensioni. Un giorno, mentre saltava e giocava, schiacciò accidentalmente un fiorellino che morì. Dino non lo aveva fatto di proposito, ma era molto triste. I giorni passavano e Dino era sempre più inconsolabile e depresso. Tutti i suoi amici pensarono a una soluzione per rallegrarlo, ma non riuscivano a trovarla. Solo una cavalletta ci riuscì. Propose che Dino, per evitare di schiacciare fiori e piccoli animali, camminasse in punta di piedi per evitare di far male a qualcuno. E così fecero: Dino continuò felice a saltare e ballare in punta di piedi.

La volpe e l’uva

Una volpe vide un bel grappolo di uva su un pergolato. Cminciò così a saltare per cercare di afferrarlo, ma non ci riusciva: l’uva era troppo in alto. E così, al posto di impegnarsi sempre di più, decise di andarsene via, lamentandosi che tanto l’uva era troppo acerba e non gli sarebbe piaciuta. Morale: bisogna impegnarsi e lavorare per raggiungere i propri scopi, non lamentarsi e giustificare i propri insuccessi accampando scuse

Storie con immagini

Sempre su internet trovate non solo delle storie per bambini da leggere con immagini, ma se andate su YouTube troverete anche delle videofiabe, cioè fiabe raccontate tramite l’uso di video.

Storie per bambini da leggere sul telefono

Se leggete delle fiabe ai bambini dal telefono prima di andare a dormire, l’importante è che siano corte. Leggere lunghi paragrafi in penombra dal cellulare non è sempre facile.

Storie per bambini da leggere per dormire

Lo scopo di una storia della buonanotte è conciliare il sonno nei bambini. La storia deve portarli ad addormentarsi gradualmente. Ipotizziamo un bambino a cui leggiamo un capitolo di Harry Potter a sera: c’è il bimbo che si accontenta e dopo un capitolo spegne la luce per dormire, ma c’è anche il bambino che non vede l’ora di andare avanti nella storia e non riesce ad addormentarsi per l’eccitazione di sapere cosa accadrà dopo. Ecco perché, in questo caso, forse è meglio leggere delle storie autoconclusive e brevi, che abbiano un inizio e una fine e che non stimolino troppo l’eccitazione del bimbo.

Perché dunque non raccontare magari anche delle fiabe classiche, ma in breve? Ecco qualche esempio:

Cenerentola

Una ragazza orfana, che vive con la crudele matrigna e le due perfide sorellastre, grazie all’aiuto di un incantesimo sua Fata Madrina riuscirà a partecipare al ballo del castello in cui il Principe cerca moglie.

L’incantesimo trasforma Cenerentola in una principessa per una sera con tanto di abito da ballo, scarpette di cristallo e carrozza. Cenerentola e il Principe si innamorano a prima vista, ma l’incantesimo della Fata Madrina scade a mezzanotte e Cenerentola deve fuggire via prima che l’incantesimo si rompa.

Scappando, Cenerentola perde una scarpetta di cristallo: grazie ad essa il Principe riuscirà a ritrovarlo in quanto quella scarpetta calzava solo ai piedi del suo vero amore. E nonostante gli intrighi della Matrigna e delle Sorellastre per tenere separati i due, Cenerentola e il Principe finirono per ritrovarsi e sposarsi

Hansel e Gretel

Una famiglia povera povera, decide di abbandonare i propri figli Hansel e Gretel nella foresta in quanto non hanno più di che sfamarli.

La prima volta, grazie alla strada segnata con i sassolini da Hansel, i due riescono a tornare a casa.

La famiglia decide di abbandonarli una seconda volta, togliendogli i sassolini questa volta. Hansel allora usa le briciole di pane per segnare la strada, ma queste vengono mangiate dagli uccellini.

Sperduti nel bosco, i bimbi si imbattono in una casa di marzapane e cominciano a mangiarla essendo affamatissimi.

Ma la casetta di marzapane apparteneva ad una strega che cattura i due bimbi: rinchiuderà Hansel in una gabbia per ingrassarlo e mangiarlo, mentre Gretel le farà da serva. Ma i due bambini riescono ad ingannarla e Gretel riesce a gettare la strega nel forno, riservandole lo stesso destino che lei aveva deciso per loro.

I due bambini prendono così il tesoro e il cibo della strega e tornano a casa per sfamare la loro famiglia, perdonando i genitori che li avevano abbandonati per disperazione

Il gatto con gli stivali

Un vecchio mugnaio povero aveva 3 figli. Al primo lasciò in eredità un mulino, al secondo un asino e al terzo un gatto.

Il terzogenito non era molto contento del gatto, ma questi gli disse di portargli un cappello, degli stivali e un sacco: avrebbe reso ricco il ragazzo.

Quest’ultimo acconsentì e il gatto prese della selvaggina e la portò in dono al re, dicendo che fosse un dono del suo padrone, il marchese di Carabas.

Il gatto continuò a portare regali al re fino a quando un giorno vide il re in passeggiata con la figlia. A questo punto il gatto disse al ragazzo di spogliarsi e di buttarsi nel fiume. Quando la carrozza col re e la figlia passò lì davanti, il gatto cominciò a urlare che il marchese di Carabas era stato derubato e necessitava di aiuto. Il re, per sdebitarsi dei regali ricevuti, aiutò il ragazzo.

Nel frattempo il gatto obbligò i contadini del posto a dire che quei terreni appartenevano al marchese di Carabas, poi andò al castello di un orco capace di trasformarsi in qualsiasi animale: qui il gatto lo ingannò facendolo trasformare in un topo e mangiandoselo. Il gatto poté così rubare tutti i tesori dell’orco, li diede al ragazzo che poté così diventare ricco e sposare la figlia del re.

Foto | Mael BALLAND via Unsplash

Nymeria

Nerd inside, come scopo nella vita sto cercando di leggere tutta la letteratura fantasy possibile e immaginabile.. Beh, poi ci sono anche i manga, i videogiochi, i telefilm, i film... ce la farò?

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