Da quassù: Cristina Caboni e Flavia Cuddemi raccontano il paese museo di San Sperate
In Sardegna c’è un paese chiamato Paese Museo di San Sperate. Un luogo unico, colorato, capace di donare sensazioni irripetibili. Centinaia di variopinti murales decorano i muri degli edifici facendone un museo a cielo aperto e accolgono il passante come a volerlo invitare tra le sue mura, cullarlo tra sogni e arte. Furono i suoi abitanti, inizialmente, a colorare le mura di ogni casa. Giovani e bambini cambiarono vestito alla loro casa, per desiderio di riscatto. Col tempo a loro si aggiunsero artisti e viaggiatori. Lo spazio pubblico è divenuto luogo di incontro e oggi attira molti turisti che desiderano ammirare questo capolavoro.
Da quassù racconta la storia degli abitanti di San Sperate e lo fa attraverso lo sguardo entusiasta di due rondini (le parole di Cristina Caboni), e le dolcissime immagini di Flavia Cuddemi, vincitrice del premio internazionale SansperArte Paese Museo a cui hanno partecipato più di cento artisti provenienti da ogni angolo del mondo.
Da quassù
Anche noi Da quassù possiamo ammirare questo strano paesino, che ha trasformato la dignità dei suoi abitanti in un’opera artistica senza precedenti; assieme alle rondini osserviamo prima il paese nel suo insieme per poi addentrarci tra le vie e i colori e le persone.
Conosciamo i protagonisti di questa storia, gli abitanti del Paese Museo, e li osserviamo mentre danno vita alla loro opera d’arte. Ammiriamo le loro opere e le rondini ci raccontano le avventure e gli aneddoti, rendendoci parte di un qualcosa decisamente più grande e inimmaginabile.
L’importanza di educare all’arte
L’Italia è il paese dell’arte. Ogni luogo del Belpaese ha tesori d’arte da raccontare, da far conoscere al mondo e divulgare. San Sperate è diventato arte, storia. A noi non rimane che ammirarlo e leggere Da quassù per farci coinvolgere maggiormente da questa avventura.