Libri

Teneré ovvero scoprire il mondo attraverso le pagine di un libro

A volte fatico a spiegare ai bambini la famosa frase: “I libri ti permettono di viaggiare”. Mi guardano con crescente sospetto, come a volermi ricordare che no, non è vero, mentre leggiamo stiamo fermi, immobili. Come possiamo viaggiare? Se anche voi vi siete scontrati con questa indiscutibile e oggettiva realtà, consiglio Teneré di Della Passarelli (Sinnos editrice) con disegni di Asia Carbone.

Teneré
Della Passarelli, Teneré, con disegni di Asia Carbone

Lo suggerisco perché tuffandosi tra le sue pagine, bambini e bambine scopriranno mondi nuovi, animali, culture, ma contemporaneamente potranno assaporare il gusto dell’avventura, quell’avventura che piace, ritmata colma di imprevisti e colpi di scena.

Sembra una favola Teneré, perché parla di luoghi lontani, di animali e amicizia, ma potrebbe anche svelare una storia accaduta realmente, perché la scrittura fluida e coinvolgente di Della Passarelli riesce a coinvolgere il lettore, a lasciarlo in trepidante attesa curioso di sapere cosa accadrà. E ancora: Teneré è uno sguardo verso il domani, domani che appartiene ai bambini, e sinceramente di loro, io, mi fido tantissimo.

Teneré

Teneré è il nome di un bellissimo fennec, e già qui i bambini si fermano: cos’è un fennec? Non solo i bambini, a dire il vero. Per fortuna Della Passerelli ci viene in aiuto, così posso assicurare che sì, i fennec esistono, assomigliano a delle piccole volpi, infatti vengono chiamate anche volpi del deserto, hanno delle orecchie enormi e vivono… nel deserto del Nord Africa. Sono degli animali davvero carini, troppo carini: piacciono all’uomo, che però li caccia e li cattura per esibirli negli zoo.

Il fennec è una specie di piccola volpe, molto graziosa, con un musetto appuntito e dall’espressione vivace, grandi occhi, ma soprattutto grandi, grandissime orecchie. Vive in gruppo ed è un abilissimo predatore: predilige mangiare gli uccelli, ma ama anche i roditori, gli insetti e la frutta. Ha un finissimo odorato, un’ottima vista ed è molto intelligente. È agile e veloce e sa scavare rapidamente la terra per nascondersi dai pericoli. Durante il giorno di solito dorme, a meno che il cielo non sia coperto. Si addomestica facilmente, ma se viene portato in paesi meno caldi e meno umidi di quelli in cui vive abitualmente, si ammala e muore in poco tempo. Infatti vive nel deserto, in particolare nei deserti del Nord-Africa.

Una bella storia

La storia di Teneré inizia proprio in uno zoo. Il nostro fennec decide che deve fuggire, tornare nel deserto, tra i suoi simili. Ma nella fuga, organizzata in maniera molto originale, si imbatte in Matteo, un bambino romano in vacanza con la famiglia in Tunisia. Senza pensarci un attimo, Matteo, che odia gli zoo, nasconde il piccolo fennec nel suo zaino, e proprio da questa naturale decisione nasce un’amicizia nuova, insolita, ma capace di rivoluzionare il presente.

Matteo capisce che deve portare Teneré dai suoi simili: Faccia Lunga il guardiano dello zoo e il direttore, un ometto alquanto agitato, lo stanno cercando e sono molto, molto arrabbiati dell’accaduto. Il piccolo fennec non può raggiungere il deserto da solo, così dato che gli adulti non sembrano intenzionati ad aiutarlo decide di partire da solo…

Le belle storie riescono a farti viaggiare, nel tempo e nello spazio. Riescono a descrivere luoghi lontani, culture e persone. Sanno farti immaginare ciò che non hai mai visto: quella di Teneré è una bella storia, capace di prenderti per mano e condurti verso nuovi orizzonti, di spiegarti valori importanti senza mai eccedere in pesanti ramanzine, di coinvolgere il lettore, fino a fargli desiderare di andare in Tunisia.

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Consigliato

Una storia, un viaggio, un’occasione imperdibile per conoscere, capire ed esplorare il mondo, assieme a Teneré e Matteo.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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