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Il nonno delle iris racconta: Raffaello Staurengo e la bellezza della natura

Siamo immersi in ritmi veloci, storie scoppiettanti, luci e rumori. Talmente frastornati che a volte ci dimentichiamo quanto anche le storie classiche possano aiutare a capire o semplicemente ad alimentare la passione del leggere. Anche senza supereroi o personaggi fantastici.

Le storie sono sempre esistite, e certo non tutte disturbano vampiri o lupi mannari. Probabilmente è proprio la genuina semplicità che trasmette il volume Il nonno delle iris racconta di Raffaello Staurengo, ad avermi conquistata. Storie brevi, attuali così come attuale è la natura che ci circonda. Ricche di insegnamenti ma soprattutto di passione nella lettura e scrittura.

Storie per crescere e conoscere, senza stravolgere. Perché spesso la vita è così: una passeggiata tranquilla, con qualche scossone e pochi draghi.

Il nonno delle iris racconta

Fiori e animali conquistano il lettore mentre la brezza del vento riesce a insinuarsi nei pensieri, perché la sentiamo e percepiamo così come ogni suono della natura.

Un prato abbracciava due colline e si allungava verso la pianura.

Il vento, venuto al oltre oceano, aveva portato sulle sue ali una manciata di piccoli semi, anche aveva disseminato qua e là.

A primavera, dopo aver sonnecchiato sottoterra per tutto l’inverno, i semi germogliarono, per poi crescere in lunghi steli e ammantare di colorati fiori l’intera pianura.

Nel miscuglio il vento aveva portato con sé anche un seme tutto speciale per forma e colore, racchiuso in un piccolo guscio. Esso cadde in un angolo del prato.

È la natura la vera protagonista di questa raccolta di racconti brevi. La natura vissuta dai nonni e raccontata ai bambini e alle bambine, ma non solo. Una natura ancora presente ma che fatichiamo a vedere perché di corsa e distratti e che l’autore riporta alla nostra attenzione con estrema dolcezza.

Un libro da leggere con calma assaporando ogni storia, senza fretta. Un testo da leggere a scuola con tutta la classe per attirare l’attenzione verso dettagli fino ad oggi ignorati.

Storie che ci aiutano a riscoprire la realtà, la vita. Basta saperla osservare.

L’autore devolve gli utili della pubblicazione a favore dell’associazione Gruppo San Francesco d’Assisi che sostiene l’istruzione dei ragazzi ciechi in Togo. Il volume è disponibile scrivendo a info@grupposanfrancesco.org.

Un libro bello, ben scritto, con tante storie ispirate alla natura e che, alla fine, fa anche del bene. Perfetto per l’estate (e non solo).

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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