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Mi chiamano Teschio: un bullo con un segreto che nessuno si aspetta!

A Monte Quiete non succede mai nulla, lamentava un suo abitante pochi mesi fa… eppure a lettrici e lettori attenti non pare proprio!

Torna la simpatica atmosfera di Monte Quiete e troviamo di nuovo i suoi 54 gatti, 37 cani e 345 persone. O per lo meno, siamo certi dei 54 gatti. Sul numero degli abitanti… potrebbe mancarne uno. Ma ci sono dei nuovi arrivi. Quindi forse i conti tornano. Forse.

Comunque, anche a Monte Quiete non mancano i bulli. Che fortunati! Probabilmente sono l’unica attrazione del luogo e pensate un po’… sono anche i protagonisti del nuovo libro di Daniele Movarelli e Alice Coppini: Mi chiamano Teschio (Sinnos edizioni).

Stesso stile spumeggiante dei precedenti volumi (Sgrunt! e Testone), stesso implacabile sarcasmo. Nuova, nuovissima, storia.

Mi chiamano Teschio

Protagonisti, scrivevo i bulli del luogo. Bulli seri, intendiamoci. Uno è Teschio. Lo accompagnano sempre gli amici Smilzo e Tozzo. Due tipacci che insieme a Teschio formano la Ciurma di Monte Quiete.

Non vi fidate di chi vi racconta che qui a Monte Quiete non succede mai niente. Di cose ne succedono, e quando succedono potete scommetterci che CI SONO DI MEZZO IO…
Come quando i criceti invasero la città, anche se quella è un’altra storia…

Una novità vera in realtà c’è: una nuova maestra.

Una strega, la etichettano subito i suoi gentili alunni. Tanto che la ciurma inizia a indagare e mentre lo fanno lanciano in aria i 54 gatti, meno uno: Sfinge. Il gatto più terribile e cattivo del luogo. Lui non si fa acchiappare e se per caso lo prendi non fai una bella fine! Quindi la ciurma lo lascia perdere. Bulli, ma non del tutto citrulli.

Per scoprire se le loro indagini sono corrette i nostri si danno appuntamento al cimitero. Però alla fine Teschio si ritrova da solo ad affrontare la terribile strega (maestra).

mi chiamano teschio

La storia è articolata, tra gatti lanciati (poverini), maestre streghe ma forse non del tutto, pirati fantasmi, zombie, avventure e gentilezza (avete capito bene) non perde mai il ritmo.

Le illustrazioni seguono la narrazione arricchendola di dettagli interessanti e appunti utili (quindi fate molta attenzione a ogni particolare e indizio mentre leggete).

Decisamente un bel libro da aggiungere alla collezione dedicata a Monte Quiete!

I nostri voti

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Divertente

Una storia frizzante che nasconde anche qualche insegnamento, ma soprattutto tanto, tantissimo, divertimento.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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