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Aiutiamoli a fare da soli: Maria Montessori si racconta

Tutti, o quasi, conosciamo Maria Montessori. Il suo nome è presente in ogni scuola e ambiente a misura di bambino, in ogni sedia “ridotta”, banco e perfino nei bagni. Probabilmente Maria Montessori fu la prima adulta a inginocchiarsi di fronte ai bambini per parlare con loro, alla loro altezza. Ha rivoluzionato l’insegnamento, il dialogo e l’apprendimento.

Ma chi era Maria Montessori? Cosa voleva fare da bambina e quali difficoltà incontrò da adulta?

Aiutiamoli a fare da soli. Maria Montessori si racconta di Teresa Porcella (illustrazioni di Marta Pantaleo, Editoriale Scienza), è un libro scritto e pensato per i bambini e le bambine, ma che, a mio avviso, dovrebbe venire letto anche da tantissimi adulti. Con estrema gentilezza e vivacità, infatti, riesce a descrivere la complessità di questa incredibile donna. Non si ferma ai tanti successi, ma ci presenta una persona forte e determinata impegnata a cambiare il mondo. A cambiare diversi aspetti del mondo.

Aiutiamoli a fare da soli

Aiutiamoli a fare da soli
Teresa Porcella, Aiutiamoli a fare da soli. Maria Montessori si racconta

Tramite le parole di Teresa Porcella, scopriamo Maria bambina, impegnata a misurare la sua altezza come tutti i bambini. Ha raggiunto il metro, finalmente, e suo papà le comunica che da questo momento in poi è diventata grande, per davvero.

Maria desidera diventare un’attrice di teatro – ama travestirsi, truccarsi, creare nuove storie – e frequenta una scuola di declamazione per signorine. In questo periodo Maria impara a esprimersi attraverso la voce. Come sappiamo non diventò attrice, ma certo la declamazione le fu molto utile.

Ma, come ogni mente creativa che si rispetti anche quella di Maria Montessori è inquieta. Nonostante l’impegno e i risultati cambiò idea, lasciò il teatro per diventare ingegnere, poi naturalista, e infine… medico. Difficile tenerle il passo!

Aiutiamoli a fare da soli

Maria Montessori frequentò diversi corsi e ambienti, e spesso fu la prima donna a mettere piede in quegli austeri edifici da sempre frequentati solo dall’élite maschile. Non fu facile, perché non erano luoghi per donne: le donne non potevano dimostrare maggiore intelligenza degli uomini, le donne dovevano stare a casa o al massimo insegnare ai bambini. Allora era così. E se oggi le cose sono cambiate lo dobbiamo anche a donne come Maria Montessori.

Maria Montessori, donna forte

Una donna forte che ha affrontato pregiudizi e stereotipi, che è entrata nella facoltà di medicina da sola, ha studiato e fatto ricerca, e alla fine ha cambiato il mondo.

Perché se noi oggi sappiamo che i bambini per imparare devono giocare e divertirsi, e noi adulti dobbiamo creare un ambiente a loro misura lo dobbiamo a questa donna.

Aiutiamoli a fare da soli

Se sappiamo che i bambini devono potersi sentire liberi di sbagliare e riprovare, sperimentare, cadere e rialzarsi, lo dobbiamo sempre a lei.

Lei, che sfidò molti uomini per sostenere che anche i bambini in difficoltà possono imparare. Lei che ha rotto gli equilibri di allora per darci un nuovo modo di osservare la realtà, imparare e insegnare.

Un bel libro, alla portata di tutti, da leggere in classe per attivare discussioni e confronti. Per ritrovare la spinta a cercare e risolvere.

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Fondamentale

Conosciamo davvero Maria Montessori? Forse no, ma da oggi questo libro ci viene in aiuto portandoci, tutti noi non solo i bambini, a conoscere la sua storia. Una storia difficile, colma di ostacoli e di traguardi.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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