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Libri sulla felicità per bambini: a ognuno la sua lettura

Che cos’è la felicità? Una domanda apparentemente semplice a cui sinceramente non saprei dare una risposta breve.

La felicità è un sentire e come ogni sensazione varia a seconda di chi la prova. Alcune persone potrebbero rispondere la salute o il benessere. Altre la famiglia. Altre ancora un luogo sicuro dove vivere. La nostra quotidianità, la realtà dove viviamo, cambia e determina anche l’idea di felicità che abbiamo.

E per un bambino? Cos’è la felicità per un bambino? A mio avviso non dobbiamo sottovalutare la loro capacità di comprendere la realtà. Sostenere che la serenità sono le piccole cose o il gioco potrebbe andare bene per i miei figli, ma se lo chiediamo a un bambino che vive in un paese in guerra o a un bambino affamato la risposta potrebbe cambiare. Scrivo potrebbe, perché anche in quel caso dipende dalla sua quotidianità e da quale altra realtà conosce. Non puoi desiderare qualcosa di diverso se non lo conosci.

Quindi, se da un lato mi piacerebbe rispondere che per un bambino la felicità è il gioco, la serenità o le piccole gioie quotidiane – come del tempo di qualità trascorso con i genitori – sono anche abbasta realista da sostenere che non sempre è così. Spesso questa interpretazione rappresenta i nostri desideri di adulti e si allontana da ciò che realmente vorrebbero i bambini.

Per questo motivo selezionare libri sulla felicità per bambini mi è risultato davvero difficile. Molte delle proposte incrociate mi sono sembrate bellissime favole, adatte sicuramente ai bambini del mondo occidentale, ma spinte più da un volere commerciale che da un reale intento di spiegare la felicità. Non che sia un male, anzi, ma è bene sottolinearlo ed esserne sempre consapevoli.

Tre ottimi libri sulla felicità per bambini

Ecco le nostre proposte di libri sulla felicità pensati appositamente per i più piccoli.

Il venditore di felicità, di Davide Calì

Davide Calì da sempre cerca di andare oltre le storie “commerciali” e approfondisce a modo suo tematiche complesse riuscendo a far riflettere i lettori di ogni età.

In Il venditore di felicità protagonista è il signor Piccione che vende felicità a barattoli, grandi o piccoli, a seconda della necessità e del reddito… Chi la condivide con gli amici, chi ne fa scorta, chi si indebita: tutti vogliono comprare la felicità. Grazie alle favolose tavole illustrate di Marco Somà, i lettori si ritrovano conquistati da un mondo costruito nel dettaglio e capace di trasportarci in ogni storia raccontata nella storia.

Ma, penserete, come è possibile vendere la felicità? Sta proprio in questo dettaglio il finale della storia che non intendo svelarvi: sappiate solo che tutti la vogliono, ma nessuno sa esattamente cosa sia.

La ricetta della strafelicità, di Matteo Razzini

Come avrete già notato non sto presentando classici libriccini che narrano di come si è felici se si sguazza in una pozzanghera. Anche La ricetta della strafelicità è una proposta un po’ particolare,

Una metafora ricca di colpi di scena, capace di conquistare i bambini, ma anche gli adulti, proprio per la sua stranezza. Michele è un bambino un po’ goffo e combina spesso disastri. Ma un giorno da sua nonna Isa scopre di saper cucinare! Inoltre, questa nonna così geniale conosce la ricetta della felicità e con poche semplici parole riesce a conquistare il nipote:

Pesa la gioia sulla bilancia, aggiungi un ricordo di succo d’arancia, sbuffa di nebbia, ungi di burro, mescola tutto col cielo azzurro!

Accade, però, chela nonna viene portata via da un personaggio misterioso, così a Michele non resta che affrontare un incredibile viaggio per ritrovarla e assieme a lei la famosa ricetta.

Sicuramente un’altra interpretazione della felicità legata più all’autostima ma di grande effetto e molto apprezzata dai bambini.

Le 7 regole della felicità, di Sean Covey

Dopo quanto già scritto apparirà chiaro ora che a mio parere dare delle regole alla felicità è davvero insolito, ma Sean Covey ha 7 figli e quindi posso anche concedergli di confondere le regole di convivenza e il riuscire a stare bene con gli altri con la felicità. La sua immagino.

Qui la felicità viene intesa come una necessità di benessere ed è dettata da semplici regole da rispettare, dal riuscire a star bene anche da soli e quindi saper gestire la noia alla capacità di ascoltare gli altri, dal visualizzare gli obiettivi al limitare i capricci.

L’idea di collegare la felicità alle regole mi lascia perplessa, ma è indubbiamente un punto di vista da considerare e il libro è davvero molto carino.

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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