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Avventure all’isola delle tabelline: Germano Pettarin e Jacopo Olivieri e la bellezza della matematica

Non si capisce bene per quale motivo, ma a un certo punto durante la loro carriera scolastica, più o meno brillante, bambini e bambine inciampano in una paura enorme e insormontabile. Una paura che solitamente gli adulti o faticano a comprendere. O per la quale si ritrovano a provare un’empatia enorme dato che l’hanno sperimentata a loro volta in tempi che furono. Sto parlando della famosa paura della matematica. Famosissima.

E non si tratta di capricci o di svogliatezza, no. Stiamo parlando di un terrore che attanaglia la pancia, fa tremare le gambe e termina con un poco elegante: “io speriamo che me la cavo” sparando numeri a caso.

Una paura che annebbia la mente, tanto da impedire anche di contare i numeri più semplici e rendere complicatissimo anche ciò che non lo è. E anche i bambini che solitamente non dimostrano particolari problemi, la temono.

Forse perché le tabelline vengono annunciate già in prima come un ostacolo insormontabile, enorme, o come minaccia. Per non parlare delle divisioni. I bambini non sanno nemmeno che cosa siano eppure ne sono già terrorizzati a causa di racconti vari: “Ah se fai fatica ora… vedrai con le divisioni”.

La matematica, anzi aritmetica nel caso della primaria, è astratta quindi certamente molto più difficile da visualizzare rispetto ad altri apprendimenti, ma viene presentata ai bambini nel momento giusto e gradualmente, proprio per rispettare i loro tempi di apprendimento.

Personalmente non credo siano da ritenere responsabili le maestre per così tanto terrore. Purtroppo la matematica è spesso protagonista di terribili leggende metropolitane. A queste, sempre purtroppo, a volte si affianca la sensazione di “non farcela” (può accadere di non riuscire all’inizio), una frustrazione che tende ad aumentare, soprattutto senza un adeguato supporto morale.

Avventure all’isola delle tabelline

Ma, la matematica non dovrebbe fare paura, anzi… sa essere anche molto divertente e stimolante. Lo sanno bene i tipi di Emme Edizioni tanto da presentare una nuova collana scoppiettante: Avventure all’isola delle tabelline, con due nuove uscite firmate da Germano Pettarin e Jacopo Olivieri:

  • Avventure all’isola delle tabelline – Una tabellina tutta nuova
  • Avventure all’isola delle tabelline – I problemi di Temperino il bagnino

Illustrati, divertenti e frizzanti entrambi i libri accompagnano i bambini alla scoperta di una matematica come non l’hanno mai vista. Tabellandia, nome dell’isola delle Tabelline, è un luogo davvero incredibile dove ci si diverte in compagnia, si vivono nuove avventure e si conoscono nuovi amici, e contemporaneamente… si impara la matematica!

Una tabellina tutta nuova

In Una tabellina tutta nuova troviamo il numero 100 un po’ triste… Certo l’isola è bella ma gli mancano alcuni amici. Così il suo nuovo amico Pitagora ha una grande idea: invitare i fratelli undici alla festa di Santa Ipotenusa (l’alloggio non è un problema poiché Uno è felicissimo di ospitarli nel suo hotel).

Giocando con loro e leggendo la storia i bambini scopriranno un modo davvero innovativo per ripassare le tabelline e scopriranno che non sono poi così insormontabili. Un gran divertimento!

I problemi di Temperino il bagnino

In I problemi di Temperino il bagnino invece troviamo Temperino che sempre nell’isola di Tabellandia è in difficoltà: fatica a fare i conti per noleggiare ombrelloni, lettini e pedalò… finché in suo aiuto arriva sempre lui, l’amico che tutti noi vorremmo: Pitagora, con una “nuova” tavola semplicemente geniale!

Due libri per i bambini dai 7 anni che hanno deciso di non avere più paura della matematica, e che, anzi, vogliono divertirsi in sua compagnia!

Foto | Cover della collana Avventure all’isola delle tabelline e sfondo di kalhh via Pixabay

Review Overview

Storia
Leggibilità
Illustrazioni
Prezzo

Utile!

Ottime letture per cacciare la paura della matematica, imparare e contemporaneamente divertirsi insieme a Pitagora e ai suoi amici numeri!

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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