Libri

Dottie Blanket e la collina, di Wendy Meddour

Questo è un periodo di grandi o piccoli cambiamenti. Qualcuno può ribadire che è la vita, ma sta di fatto che questa vita ci sta presentando diversi sobbalzi. A volte dimentichiamo quanto possano influire i cambiamenti nella vita dei più piccoli, dimentichiamo come cambiare scuola non sia un semplice passaggio ma un vero stress per chi come i bambini cerca stabilità.

I cambiamenti possono però essere molto positivi, come ci insegna la dolce Dottie protagonista del libro Dottie Blanket e la collina, di Wendy Meddour, e se chiudiamo gli occhi ed esprimiamo un desiderio, può capitare che si avveri. Non sempre, ma a volte capita. E quando succede è una meraviglia!

Dottie Blanket e la collina

Wendy Meddur, Dottie Blanket e la collina
Wendy Meddour, Dottie Blanket e la collina

Dottie Blanket e la collina è uno di quei libri che ti dona buon umore, scritto in maniera semplice ma mai scontata, ci racconta la storia di Dottie, una bambina costretta a traslocare a causa dei problemi di lavoro del suo papà.

Dottie è forte, non si lamenta, ma passare da una casa normale a una ondeggiante (è, infatti, situata vicino alle rotaie del treno), non è facile, per nessuno!

Non solo, la nuova casa di Dottie puzza di pesce: il suo vicino è il mercato del pesce! Così, la piccola Dottie deve fare i conti con una casa piccola piccola che traballa e puzza… un’impresa! Ma Dottie, come scrivevo, è forte, non si lamenta mai, nemmeno quando i suoi compagni di scuola la chiamano “Dottie puzzona!” e “Dottie pesci cotti”, i bambini sono tremendi!

Quindi i Blanket avevano dovuto vendere la loro grande casa con il garage blu, e prendere in affitto un appartamento senza giardino e su un solo piano! L’appartamento era minuscolo e incastrato proprio tra il mercato del pesce e una stazione dei treni.
Il signor Blanket diceva che era “perfetto”, perché gli erano sempre piaciuti i treni.
Anche la signora Blanket diceva che era “perfetto” perché le era sempre piaciuto il pesce.
Ma per Dottie l’appartamento non era perfetto. Non era affatto perfetto!
Non potevano attaccare poster né avere animali né dipingere le pareti con colori vivaci, perché il padrone di casa era severo e diceva sempre di no.
E questa non era neanche la cosa peggiore.
La cosa peggiore era che non importava quante Dottie facesse il bagno o si cambiasse vestiti… odorava sempre di treni e di pesce!

Così a Dottie non rimane che desiderare di vivere in una collina! Primo, la collina è stabile, non si muove, secondo la collina profuma non puzza. Dottie non voleva una casa più grande solo una collina.

Possibile?

Sì, perché Dottie sa bene che i desideri si possono avverare, non sempre badate bene, ma possono.

E infatti… Un giorno, il papà di Dottie trova un nuovo lavoro, così la sua famiglia rifà i bagagli e parte per la collina!

Ma che paura, nuovi bambini, nuova scuola, Dottie è contenta molto contenta perché la nuova casa è semplicemente bellissima, piccola, ma non importa. Ma venire da un posto diverso significa trovare nuovi bambini, e Dottie non sa se può resistere a nuovi insulti.

Ma la casa sulla collina stupirà Dottie.

Perché ci piace

Una storia molto bella, capace di riscaldare i cuori. La piccola Dottie è una bambina come tante, vittima di decisioni che non le appartengono eppure capace di adattarsi al nuovo, quasi a voler dimostrare che spesso i veri incontentabili sono solo gli adulti.

La collina è un paradiso, basta saper osservare con gli occhi di un bambino per capire che ha tutto il necessario per vivere bene, e Dottie lo sa bene!

Dati del libro

Wendy Meddour
traduzione di Laura Tenorini
Dottie Blanket e la collina
Natura e Cultura, 2016
pp 160

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Review Overview

Leggibilità
Storia
Illustrazioni
Prezzo

Dolce

Una storia molto dolce, capace di far riflettere anche gli adulti: il cambiamento non è mai facile da affrontare!

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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