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Fergal dice le bugie: Robert Starling ci spiega come affrontare le piccole bugie di ogni giorno

Bambini e bambine dicono le bugie. Partiamo da questo dato di fatto. Le dicono per vari motivi, per vergogna, divertimento, paura. E proprio perché la bugia fa parte della crescita, noi adulti dovremmo imparare ad accettarla, senza impazzire e scandire le giornate con prediche infinite, anche perché spesso sono proprio i grandi a dire le bugie ai bambini, a fin di bene, per proteggerli… Sta di fatto che l’equilibrio vacilla.

Bambini e bambine dicono bugie perché hanno paura di perdere la stima delle persone che amano: sostengono di essersi lavati la faccia per timore di vedere faccia della mamma o del papà quel misto di delusione e sfinimento che spesso li contraddistinguono. Sono bugie normali che rispondono ad aspettative non soddisfatte.

Alcune bugie però rischiano di travolgerci, di avere conseguenze ben più gravi di qualsiasi fantasia. Capire perché bambini e bambine dicono tali bugie è importante, per intervenire, spiegare e aiutarli a crescere. Ovviamente è un processo lungo, necessita di pazienza e molta comprensione da parte dell’adulto di riferimento, e di empatia e analisi delle conseguenze da parte del bambino. Se siete alle prese con le bugie, normali o gravi, per fortuna come sempre ci vengono in aiuto i libri.

Fergal dice le bugie

Ferling dice le bugie

Per edizioni Lapis, ecco Fergal dice le bugie di Robert Starling, traduzione di Alessandra Valtieri, età di lettura dai 3 anni.

È un simpatico libro colorato, coinvolgente e capace di raccontare una storia colma di significati, insegnamenti, senza mai predicare.

Fergal è un draghetto. Dice piccole bugie quasi ogni giorno. Nulla di grave: storielle che lo fanno sembrare più grande, bello, interessante di fronte ai suoi amici. Ma un giorno tira un pallone contro la vetrina di Orso fornaio che uscendo dal negozio vede Volpe, un amico di Fergal. Volpe viene ritenuto responsabile, Fergal tace, convinto di averla scampata anche questa volta.

Fergal, però, non ha fatto i conti con i sensi di colpa, i mal di pancia e la tristezza che lo travolgono nel vedere il suo amico Volpe accusato di qualcosa che non ha fatto. E per la prima volta decide di dire la verità, accettando le conseguenze della sua azione.

Una storia di formazione, carica di empatia e ricca di insegnamenti. Un racconto ideale per affrontare il difficile argomento delle bugie in classe o a casa, per aiutarci a capire e sostenerci nella complicata quotidianità.

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Gradevole

Una gentile storia di formazione, colma di significati, per affrontare le bugie, normali o complesse che siano.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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