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Anastasia ha le risposte: Lois Lowry racconta un’altra accattivante storia della nostra beniamina

I protagonisti dei romanzi sono diversi, così come varie le persone che li creano, li descrivono e ne scrivono. Eppure, non è solo la loro diversità a fare breccia nei nostri cuori. Un protagonista funziona quando riesce a conquistarci. Perché è realistico, perfetto a modo suo. O perché ci ricorda qualcuno che conosciamo e che amiamo. Oppure, semplicemente, perché l’autore o l’autrice, è riuscito nell’incredibile impresa di creare un protagonista ideale. Capace di scatenare la fantasia, di portare i lettori ad immaginarselo e di conseguenza ad amarlo.

Anastasia ha le risposte

Anastasia, protagonista assoluta dei romanzi di Lois Lowry, è una delle mie protagoniste preferite. Mi ricorda me stessa, ma riesco a rivedere anche mia figlia (sua coetanea). Fa ridere, tanto. Mi conquista, romanzo dopo romanzo.

In Anastasia ha le risposte (traduzione di Irene Zombolo, 21lettere editore), Anastasia è alle prese con diverse sfide. Deve imparare ad arrampicarsi con la corda (io non lo so fare e, giuro!, l’imperativo “devo” non mi è nemmeno mai passato per la mente). Sua zia è morta e il fratello gioca a seppellirla più o meno ogni giorno. Lo zio sposato con la zia morta è momentaneamente ospite a casa sua e Anastasia e sua mamma cercano di nascondergli i giochi macabri del fratello. La sua migliore amica sta affrontando il divorzio dei genitori. Ha deciso di diventare giornalista.

Una storia che non delude

Capite bene che gli ingredienti per una storia ci sono tutti… e infatti, Anastasia non delude. Mai. Nel mentre di tutti questi fatti degni dell’attenzione di qualsiasi giornalista, Anastasia discute sulla validità scolastica di Via col vento, cercando di convincere il professore perplesso sulla proposta di sostituire Amleto con Rossella.

Aveva ricevuto la verifica su Amleto corretta, con scritto sopra 6 ½. Anastasia prendeva sempre dieci in inglese, quindi un 6 ½ era una vera delusione. Il professor Rafferty l’aveva vista dopo la scuola, per parlarne. Ma in realtà non c’era molto di cui parlare. Non le era piaciuto Amleto, quindi non l’aveva letto con molta attenzione e mentre faceva la verifica pensava a Via col vento.

Aveva provato a spiegarlo al professor Rafferty. “Penso che dovrebbe assegnare Via col vento”, suggerì. “Almeno per le ragazze. Lasci che Amleto lo leggano i ragazzi”.

Il professor Rafferty sembrava molto sorpreso. Era un uomo anziano, antiquato, forse sui sessant’anni, pensò Anastasia, coi capelli grigi. L’unica cosa interessante del professor Rafferty era che indossava uno smalto trasparente. Perlomeno, questo è quello che credeva Anastasia. Se lo immaginava a casa sua, la sera, mentre preparava le verifiche per la seconda media — inventando frasi con avverbi qualificativi in posizioni sbagliate — e allo stesso tempo si faceva le unghie, guardandosele per vedere come fossero venute e soffiandoci sopra per farle asciugare. Era un’immagine molto strana.

Le storie di Anastasia sono divertenti

Il fatto è che ogni volta che mi dedico a Anastasia sorrido, rido, mi diverto. Capite quindi che per me è davvero importante tornare a suggerirvi di conoscere questa ragazzina. Alla fine non le capita mai nulla di così sconvolgente, nessun lutto devastante (non ricordava nemmeno la zia), nessun trauma indelebile. Semplicemente vita, normale quotidianità. Eppure, qualunque normalità assume le forme di eventi stratosferici quando Anastasia decide di raccontarceli. Anche la scalata con la corda. O la mamma della migliore amica alle prese con disturbi mentali post divorzio.

“Maledizione”, disse Anastasia con tristezza, “non ha funzionato. Mi dispiace dirlo, ma tua madre si è davvero comportata da maleducata, Daphne”.

“Penso abbia dei disturbi mentali”, disse Daphne con sicurezza. “Una volta si comportava in modo piuttosto normale, ma adesso è maleducata con tutti, proprio come con tuo zio George. Ragazzi se s’infurierà quando riacquisirà la sua salute mentale e realizzerà che è stata poco gentile con qualcuno che è identico a Clark Gable”.

Leggete questo libro (e anche tutti gli altri di Anastasia). È il miglior consiglio che posso darvi.

I nostri voti

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Divertente!

Spassosa, irriverente, normalissima Anastasia conquista e fa centro un’altra volta. Da leggere, a tutte le età.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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