Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, di Luis Sepúlveda

Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, pubblicato da Guanda, è un libro di Luis Sepúlveda.
Il titolo italiano strizza l’occhio all’altro libro di Sepúlveda dal titolo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Questo nuovo libro – il cui titolo originale è Historia de Mix, de Max y de Mex – è diverso però da quell’altro.
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico

È una storia di amicizia e di rispetto reciproco, a dispetto delle convenzioni che vogliono che gatti e topi si odino o che i gatti siano un po’ menefreghisti: in questo racconto, infatti, il gatto Mix diventa amico del topolino Mex ed è così sincero con il suo umano Max che non riesce a nascondergli nulla.
L’amicizia
Una storia di amicizia, dicevamo. La parola amici ricorre molte volte nella narrazione e sempre abbinata a delle massime universali che vale la pena ricordare:
- i veri amici condividono il meglio che hanno;
- gli amici si danno man forte, si insegnano tante cose, condividono i successi e gli errori;
- i veri amici condividono anche il silenzio
- gli amici si prendono cura di ciò che piace all’altro;
- si prendono sempre cura della libertà dell’altro;
- gli amici capiscono i limiti dell’altro e lo aiutano;
e via dicendo fino all’ultima frase:
E i due furono felici, perché sapevano che i veri amici condividono il meglio che hanno.
Il rispetto
L’altro aspetto che vorrei sottolineare è il rispetto: in questa storia narrata da Sepúlveda, i vari personaggi si rispettano pienamente. L’umano – Max – supporta in tutto il suo micio Mix, anche quando diventa vecchio e ha dei problemi molto seri; Mix fa di tutto, pur con i suoi acciacchi, per rispettare la parola data a Max e al topino Mex; quest’ultimo sprona il gatto a superare i limiti imposti dall’età e dalla malattia e i due diventano quasi un’unica cosa.
La narrazione di Sepúlveda procede spedita e la Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, si legge velocemente, grazie anche alla bella traduzione di Ilide Carmignani e alle delicate illustrazioni di Simona Mulazzani. Certo, all’inizio si fa un po’ di confusione con i nomi di Max e Mix, ma quando arriva Mex è tutto chiaro!
Potrei dire che Mix è il gatto di Max, oppure che Max è l’umano di Mix, ma come ci insegna la vita non è giusto che una persona sia padrona di un’altra persona o di un animale, quindi diciamo che Max e Mix, o Mix e Max, si vogliono bene.