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Cose da non fare se diventi invisibile: Ross Welford e la particolare storia di Ethel

Proviamo a fare un salto nel nostro passato, quando ci sentivamo goffi, fuori luogo, entusiasti dalla vita ma terrorizzati da brufoli, prese in giro e vestiti fuori moda. In quel periodo lì, definito dai più adolescenza, ma etichettato anche come “uno dei momenti più difficili della vita”, quante volte avremmo voluto diventare invisibili? Anche solo per brevi momenti, il giusto per riprendere fiato, e magari risolvere in silenzio qualche problema… Tanti. Tantissimi.

Cose da non fare se diventi invisibile

Cose da non fare se diventi invisibile
Ross Weldford, Cose da non fare se diventi invisibile

Ethel, la protagonista del romanzo Cose da non fare se diventi invisibile di Ross Welford (traduzione di Mara Pace, HarperCollins editore) ha trovato il modo per diventare invisibile. A dirla tutta la sua principale intenzione era di sbarazzarsi dell’acne, ma alla fine tra miscugli cinesi e lampade solari fuori commercio, l’imprevedibile risultato è stata la sua invisibilità. Solo che, non tutto è andato proprio benissimo, anzi…

Questa storia inizia proprio così, con Ethel che si sveglia di soprassalto dopo un’ora di lampade abbronzanti, e si sente strana: è invisibile!

La storia di Ethel

Ma Ethel non è certo una ragazzina che si scoraggia facilmente. Dopo un attimo di smarrimento eccola chiamare il pronto soccorso, in lacrime, perché è diventata invisibile, singhiozza. Ma al pronto soccorso non le credono. Solo un improbabile amico, Elliot Boyd il nuovo arrivato della scuola, smargiasso e insicuro quanto lei, alla fine le crede. Le crede perché non la vede.

Da questo momento in poi la vita di Ethel diventa una rocambolesca avventura, tra torti da riparare, bulli da affrontare, cani scomparsi e genitori da riscoprire. Un susseguirsi di fatti talmente improbabili da rendere il tutto un concentrato di divertimento, e di ricerca di se stessi.

Perché Ethel, oltre a essere probabilmente l’unica dodicenne al mondo a saper diventare invisibile a comando (più o meno perché la procedura per farlo è lunga e anche abbastanza puzzolente) è anche una ragazzina molto riflessiva, tanto da spiazzare il lettore che mentre ride della sua pazza storia si ritrova a valutare diversi aspetti della vita fino a quel momento solo sfiorati.

C’è un altro problema quando vado a trovare la bisnonna, perfino in un giorno felice come il suo compleanno. Le persone anziane mi rendono triste.

Ecco come la vedo: io sto iniziando a crescere, mentre loro hanno finito di farlo un sacco di tempo fa e ora stanno decrescendo.

La nascita di una bella amicizia

Nell’invisibilità vediamo nascere una bellissima amicizia tra Ethel e Elliot, un affetto che va oltre i brufoli e i chili di troppo, un affetto che deve custodire segreti impossibili da accettare. L’invisibilità, appunto. Scopriamo una nonna super protettiva e una bisnonna centenaria pronta a svelare segreti indicibili. Veniamo a conoscenza di prof entusiasti e bulletti da rivalutare. Conosciamo canzoni e vip del passato. Tantissimi personaggi, tutti ben costruiti e valorizzati, danno vita a un romanzo davvero insolito, sopra le righe ma ben costruito al punto da inchiodare il lettore tra le sue pagine dall’inizio alla fine della storia.

Dopo la scuola, la serata è calda e leggermente offuscata, con una brezza salata che arriva dal mare. Di norma sarei felice di una serata così. Me ne andrei con Lady sulla spiaggia, mangerei per cena un’insalatona estiva con la nonna, farei i compiti, guarderei un po’ di televisione e andrei a letto quando c’è ancora luce.

“Normale” si può dire di molte cose. Normale è qualcosa di piacevole, affidabile, prevedibile e rassicurante. Ora mi chiedo se mai qualcosa potrà essere ancora normale.

Da leggere!

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Consigliato!

Divertente romanzo capace di narrare l’adolescenza da un punto di vista ambito come l’invisibilità.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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