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I giardini di Arid: Paul Biegel racconta una storia che conquista

Leggere o ascoltare una bella storia è un momento piacevole e indimenticabile. Ci sono storie che entrano nel nostro cuore e lì vi rimangono nonostante il periodo irrequieto, gli alti e bassi della vita. Vita che immancabilmente ci trasporta dall’infanzia all’età adulta. Ma anche se il tempo passa, le storie rimangono. Scoprirle o rileggerle è sempre un piacere.

Una di queste storie intramontabili è I giardini di Arid di Paul Biegel (La Nuova Frontiera Junior, traduzione di Valentina Freschi).

I giardini di Arid

I giardini di Arid
Paul Biegel, I giardini di Arid

Un libro perfetto per originalità, stile, capacità di intrecciare e incuriosire. Ottimo da leggere in solitudine sorseggiando una cioccolata calda, o a quattro mani perché anche mamma e papà, ne sono certa, apprezzeranno questa storia senza tempo, eppure così attuale e viva da incantare ogni lettore.

Ne I giardini di Arid non mancano fanciulle e menestrelli, giardinieri e nani, streghe e re, incantesimi e magie. Ma non fatevi ingannare dai personaggi, o da ricordi di trame passate, perché il libro è originale sia come storia che come stile narrativo.

L’eroe di questa favola è una principessa intenta a salvare il suo giardiniere vittima di un incantesimo di una malvagia strega. Ma la storia di Dulcinana (no non è questo il nome della protagonista è uno dei nomi che le verranno dati durante il suo lungo viaggio), non narra solo un disperato salvataggio. MìNo, racconta molte vite e intrecci, paure e forza d’animo.

«Cosa sta a significare tutto questo?» chiese Jarrik. «Come fate a sapere cosa sta succedendo?»

«I ciechi sanno di più perché vedono di meno» rispose il mago.

La struttura del libro

Ogni capitolo affronta la storia principale, ma a sua volta introduce un racconto in apparenza minore, un racconto a sé stante che va a intrecciare le vite di ogni personaggio. Quindi abbiamo un menestrello innamorato che racconta perché la sua amata è in fuga e cosa sta cercando, ma a sua volta Dulcinana incontra tanti personaggi che le raccontano cosa è accaduto alla città di Arid.

Nell’insieme abbiamo non un’unica storia ma una perfezione di voci narranti, come un coro, capace di soddisfare sia chi cerca racconti lunghi che chi preferisce affrontare una storia alla volta, per godersi ogni singola parola e emozione.

Dulcinana cercò di intrufolarsi tra loro senza farsi notare, ma quelle la fissarono sbalordite. Indicavano la sua guancia sinistra, la tiravano per la manica, sembrava litigassero per lei. Dulcinana cercò di liberarsi, ma sempre più mani la tiravano per le braccia e le spalle per accaparrarsela. Perse una scarpetta ma, quando credette di essere irrimediabilmente perduta, all’improvviso risuonò un grido e nello stesso istante tutti la lasciarono e fuggirono dal vicolo.

Consigliatissimo

Non mi sbilancio spesso quando presento nuovi libri per bambini e ragazzi, ma questo è uno di quei rari momenti che mi portano a dirvi: I giardini di Arid è un libro da leggere, che non può mancare nelle vostre case, che vi conquisterà e permetterà ai bambini di amare ancora di più la lettura e i mondi che ci consente di conoscere, ogni giorno.

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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