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Achille cane quadrato: Giulio Fabroni e Gloria Francella ci spronano ad accettarci come siamo

Non mi piaccio! Quante volte avete sentito questa esclamazione? Si infila viscida nei pensieri dei bambini, a volte suggerita da prese in giro o commenti poco carini, ed eccola spuntare fuori durante una giornata di sole, dal nulla. Come un fulmine a ciel sereno, destabilizza l’ascoltatore che, davvero, fatica a comprenderne i motivi.

Perché mai un bambino o una bambina non dovrebbe piacersi? Potete vestire i panni del grande saggio, e spiegare anche mille volte che la bellezza sta nella diversità, che anche se non hanno i capelli lunghi come l’amica, o la pancia piatta come il compagno di banco, sono belli e basta. Non belli comunque, ma belli perché unici.

Potete provarci, scrivevo, ma raramente riuscirete a convincere i dolci pargoli di una verità così ovvia.

Accettarsi e volersi bene è una lezione difficile da imparare, e, ammettiamolo, spesso fatichiamo anche noi adulti. Quando è stata l’ultima volta che guardandovi allo specchio vi siete soffermati su un presunto difetto e avete sbuffato sdegnati?

Ricordo benissimo un carissimo amico che anni fa sosteneva fiero di essersi messo in forma, perché tondo è una forma. E proprio di forme e autostima narra questo bellissimo libro per bambini dai 3 anni: Achille cane quadrato di Giulio Fabroni e Gloria Francella (Sinnos edizioni).

Achille cane quadrato

Achille cane quadrato

Colorato, divertente, stimolante, il volume racconta la storia di Achille, un cane perfettamente quadrato. Ma come ha fatto Achille a diventare così quadrato?

In realtà Achille non è sempre stato quadrato. Prima aveva una forma cicciottella, come un budino, e, come spesso, purtroppo, accade, era vittima di fastidiose prese in giro da parte degli altri cani, ben più lunghi, alti, bassi… insomma, diversi, rispetto a lui. Così Achille decide di andarsene.

Durante il suo lungo viaggio incontra dei personaggi davvero curiosi che lo invitano a cambiare forma semplicemente con la forza del pensiero: da budino a cerchio, da triangolo a stella. Ma ogni forma non rendeva felice Achille, anzi, ogni volta doveva affrontare nuove difficoltà (provate voi a risalire una collina con una forma rotonda!).

Così un giorno Achille incontra la Lumaca, una tipa davvero insolita e intraprendente tanto che la sua casa aveva una forma mai vista! Una forma perfetta per lei. Lumaca spiegò ad Achille che per trovare la forma perfetta basta chiudere gli occhi e cancellare ogni pensiero triste…

Achille ci pensò, ma così si distrasse e tornò subito il solito cane a budino.
«E come faccio a trovare una forma felice? Strizzo il naso e arriccio le orecchie? Spremo le zampe? Arrotolo la coda?».
«Ma no! Basta che chiudi gli occhi e cancelli ogni pensiero triste. Cosa vedi?».
Achille allora chiuse gli occhi e si concentrò.
Niente bruchi rotondi, tacchini triangolari o stelle a cinque punte… Niente cani a forma di budino e niente prese in giro…

Finalmente Achille è diventato quadrato, una forma che lo rende davvero felice!

Perché ci piace questo libro

Achille cane quadrato

Achille cane quadrato è una bellissima favola, un viaggio per conoscersi e contemporaneamente conoscere le forme geometriche, dato che ogni forma di Achille viene infatti presentata anche geometricamente.

Le immagini sono coinvolgenti e riescono a conquistare i piccoli lettori che seguono con grande interesse le avventure di questo strano cane.

Ogni forma è bella, perfetta, unica. E ognuno di noi deve semplicemente trovare la propria.

Review Overview

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Consigliato!

Un albo illustrato per bambini dai 3 anni perfetto per conoscere le forme geometriche e contemporaneamente rafforzare l’autostima di tutta la famiglia.

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Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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