Il bigliettino: lo splendido leporello di Pilar Serrano Burgos
Perché i libri hanno la forma rettangolare, o quadrata, un dorso e tante pagine appiccicate al dorso? Chi ha deciso che tutti i libri devono venire presentati al mondo in questa forma?
Nessuno. E infatti non è scritto da nessuna parte che un libro, e soprattutto un albo illustrato per bambini, deve avere una forma rettangolare ecc. Possiamo anche fare un tondo (agli scettici rispondo che sì, si può fare, costerebbe una follia ma si può fare) o possiamo creare un leporello, più comunicamene chiamato foglio piegato a fisarmonica per creare un libro che non si sfoglia ma si stende.
Possiamo. Ed è quello che hanno fatto i geni creativi di Kalandraka proponendo Il bigliettino di Pilar Serrano Burgos (illustrazioni di Daniel Montero Galán, traduzione di Giulia Giorgini, finalista Premio Andersen 2023 categoria Miglior libro fatto ad arte).
Il bigliettino
Che Il bigliettino sia un’opera d’arte non ho alcun dubbio. Mentre lo osservo mi scappa un sorriso a pensare ai mille modi di utilizzo che sicuramente si inventeranno i bambini e le bambine di tutto il mondo, per leggerlo, precorrerlo, scoprirlo.
Un foglio che si apre a fisarmonica, fino a una lunghezza di quasi due metri, svela le avventure di un piccolo bigliettino scritto da Eva, una bambina sempre di fretta, tanto di fretta che mentre tira fuori i libri dallo zaino perde il bigliettino. Bigliettino che a sua volta viene raccolto da Josè, il bambino stufo della noiosa lezione fa un areoplanino e lo lancia fuori dalla finestra. Volando il bigliettino plana sul naso di Augustin e poi sul parabrezza di Ana il farmacista. Il viaggio del Bigliettino continua nella la carrozzina del figlioletto di Luisa e ancora sulla scrivania del pediatra.
Un libro che stupisce
Le immagini si susseguono raccontando tante e diverse storie, raggiunte dal bigliettino, un foglio di carta minuscolo portatore di un messaggio meraviglioso (da scoprire), un messaggio destinato a venire trasmesso da personaggio a personaggio, da storia a storia. Un messaggio che non è protagonista, sono le persone ad esserlo, ma che si rivela comunque fondamentale per ogni storia.
Un libro scenografico, un progetto che si presta a mille usi a scuola e a casa. Da usare nel gioco, nella narrazione, nell’invenzione di nuove storie. Da proporre per laboratori di scrittura. Un prodotto unico volutamente dettagliato come a voler sottolineare le meraviglie infinite della vita che ci circonda e l’importanza dei messaggi, quelli belli, quelli che dovremmo imparare a inviare anche noi.
Una fisarmonica da capovolgere, riprendere, chiudere e aprire.
I libri finalisti del Premio Andersen 2023
Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2023.
Miglior libro 0-6 anni
- Tancho di Luciano Lozano, traduzione di Diego Fiocco, L’ippocampo
Finalisti come miglior libro 6-9 anni
- Jole di Silvia Vecchini, illustrazioni di Arianna Vairo, Topipittori
Miglior libro oltre i 12 anni
- L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart, traduzione di Aurelia Martelli, Giralangolo
Finalisti come miglior libro di divulgazione
- Blu di Cristiana Valentini, Editoriale Scienza
- La mano di Magda N. Garguláková, illustrazioni di Vítězslav Mecner, traduzione di Federico Taibi, La Margherita
Miglior libro illustrato
- Il mondo è rosso di Britta Teckentrup, traduzione di Sante Bandirali, Uovonero
Miglior libro senza parole
- Avventura nel Regno di Porcellana di Katerina Illnerova, Carthusia
I nostri voti
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Originalissimo
Un bellissimo libro a fisarmonica, originale, capace di stimolare la fantasia di bambini e bambine offrendo dettagli e scoperte.