Il mondo è rosso: l’albo di Britta Teckentrup per imparare a usare la rabbia

La rabbia è un sentimento che ci accomuna. Adulti e bambini la provano. C’è chi riesce a gestirla, chi la ingoia e chi la fa esplodere. Ma anche le esplosioni possono essere differenti: non c’è una sola rabbia, così come non esiste una sola modalità per imparare a gestirla. Certo è che la rabbia è un’emozione. Un’emozione forte e dirompente. Quindi perché non provare a usarla?
“Usa la tua rabbia per trasformare il mondo intorno a te” (Anni Lanz)
Il mondo è rosso

L’albo illustrato Il mondo è rosso di Britta Teckentrup (traduzione di Sante Bandirali, Uovonero edizioni, finalista Premio Andersen categoria miglior albo illustrato), è un volume di forte impatto.
Il suo colore rosso e le parole scelte con cura ne fanno un laboratorio cartaceo ambulante capace di analizzare, studiare, affrontare anche le emozioni più sconvolgenti, o la rabbia più furiosa.
Attenzione, alla bambina protagonista del racconto, e a chi si presta a sfogliare avidamente queste pagine non viene chiesto di “gestire la rabbia”. Decisamente no.
Quella rabbia che ti avvolge da dentro, dirompente, forte, capace di scatenare tempeste, furiosa, invadente e distruggente, quella rabbia lì non la puoi gestire, nemmeno controllare. Figuriamoci ingoiare o ignorare: rischi un mal di pancia assoluto. No. Quella rabbia lì la puoi solo imparare a usare, tanto è forte, audace, istintiva.
Non la puoi fermare.

La forza mi attraversa,
la volontà mi spinge.
Conquisto il mondo intero
e niente mi costringe.
È una rabbia forzuta, inarrestabile, che travolge ogni cosa. E la protagonista dell’albo ce lo spiega con una fierezza sacra. Come a volerci sfidare di dimostrarle il contrario. Quasi a chiederci se abbiamo il coraggio di fermarla. Una rabbia sana perché può cambiare. Sostenere. Incoraggiare.
Un albo di formazione, una voce controcorrente che ho particolarmente apprezzato. Dopo innumerevoli libri attenti a spiegare come insegnare a gestire la rabbia ai bambini, ecco una nuova strada, altrettanto valida, per imparare a usarla, accoglierla. Non bloccarla, ma incanalarla.
Per accogliere il cambiamento come il sereno dopo la tempesta.
La rabbia aiuta a crescere, fa parte della vita. Ignorarla, trattenerla, evitarla, non ci rende persone migliori. Non ci aiuta a gestirla.
Parole e immagini si susseguono, il ritmo aumenta, la bambina diventa protagonista di un tutto in continua evoluzione, e i lettori si sentono conquistati da questa forza per poi accogliere la clama serenamente, accogliere il cambiamento normalmente.
I libri finalisti del Premio Andersen 2023
Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2023.
Miglior libro 0-6 anni
- Tancho di Luciano Lozano, traduzione di Diego Fiocco, L’ippocampo
Finalisti come miglior libro 6-9 anni
- Jole di Silvia Vecchini, illustrazioni di Arianna Vairo, Topipittori
Miglior libro oltre i 12 anni
- L’imprevedibile viaggio di Coyote Sunrise di Dan Gemeinhart, traduzione di Aurelia Martelli, Giralangolo
Finalisti come miglior libro di divulgazione
- Blu di Cristiana Valentini, Editoriale Scienza
- La mano di Magda N. Garguláková, illustrazioni di Vítězslav Mecner, traduzione di Federico Taibi, La Margherita
Miglior libro senza parole
- Avventura nel Regno di Porcellana di Katerina Illnerova, Carthusia
I nostri voti
Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo
Originale
Un albo molto originale, non scontato, che aiuta a far riflettere anche le menti più attente