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“Ho bisogno di te” di Angelo Ruta: un’avventura tra ghiacciai e legami indissolubili

Il viaggio della crescita è spesso complesso, una continua esplorazione dell’ambiente circostante. Incontriamo amici e meno amici, a volte ci scontriamo con persone o situazioni sgradevoli, altre permettiamo a incontri e contesti di arricchirci.

Ma torniamo sempre verso quella base sicura cara alla Teoria dell’Attaccamento: quel luogo dove ci fidiamo e affidiamo a chi si prende cura di noi. Grazie a quella fiducia esploriamo il mondo e impariamo.

Un concetto apparentemente semplice, alla base delle prime interazioni e, di conseguenza, dello sviluppo cognitivo e psicologico di ogni individuo. Ovviamente il bambino non lo sa. Quello che sa è che chi si prende cura di lui è presente nella sua vita e lo accompagna verso il mondo. Ne sente la presenza, ma cammina con le sue gambe. Esattamente come il cucciolo di orso bianco del silent book Ho bisogno di te di Angelo Ruta (Carthusia edizioni, finalista Premio Andersen 2024 Miglior Libro senza parole).

Ho bisogno di te

Un mondo bianco ci accoglie, un mondo celato dalla neve cristallina e fragile. Un orso adulto, maschio o femmina non si sa, cammina. Al suo fianco un piccolo orso. Bianchi a loro volta sembrano avvolti dal paesaggio. Il piccolo è vivace, gioca con le foche, corre, saltella.

Si perde.

Ma ritrova la strada per raggiungere l’orso adulto.

Nella semplicità di questa storia colpisce un dettaglio: le orme. Come a voler indicare la strada, la sicurezza, la certezza di una cura che aspetta il cucciolo di orso. L’orso grande ora è una figura distinta dal cucciolo, eppure è sempre presente. Guida, ma non si sostituisce mai a lui.

Un viaggio nel bianco e nelle emozioni, nella cura e nella sicurezza, nell’esplorazione e nell’amore.

ho bisogno di te

Alla fine dell’albo alcune schede didattiche accompagnano i giovani lettori e lettrici in riflessioni importanti.

Dai colori che catturano lo sguardo ai dettagli della natura, dalle emozioni dei protagonisti alla bellezza della luce, questo albo conquista per semplicità e potenza del messaggio: punta dritto al cuore, e non sbaglia la mira.

I libri finalisti del Premio Andersen 2024

Su Libri e bambini presentiamo i testi finalisti del Premio Andersen 2024.

Finalisti miglior libro 0/3 anni

Miglior libro 3/6 anni

  • Agrifoglio di Matthew Cordell, traduzione di Maria Pia Secciani, Clichy
  • Storie brevi di Silvia Borando, Minibombo
  • Vorrei dirti di Jean-François Sénéchal, illustrazioni di Chiaki Okada, traduzione di Anselmo Roveda, Giralangolo

Finalisti miglior libro 6/9 anni

  • Il teschio di Jon Klassen, traduzione di Greta Poli, Zoolibri
  • Streghetta Nocciola di Phoebe Wahl, traduzione a cura della libreria Radice Labirinto, Il Castoro

Miglior libro oltre 12 anni

Finalisti miglior libro di divulgazione

Finalisti miglior albo illustrato

  • La cosa nera di Kiyo Tanaka, traduzione a cura della redazione, Topipittori
  • Passare il fiume di Alessio Torino, illustrazioni di Simone Massi, Orecchio Acerbo

Miglior libro senza parole

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I nostri voti

Storia
Illustrazioni
Leggibilità
Prezzo

Da sfogliare con calma

Un silent book sulla fiducia e l’esplorazione del mondo, sul rapporto bambino e adulto, sull’importanza di crescere accompagnati da chi ci vuole bene.

User Rating: 5 ( 1 votes)

Anna Fogarolo

Anna Fogarolo è consulente per le attività di Ufficio Stampa, Content & Community Manager, Web Relation e Digital PR specialist. In passato ha svolto l'attività di fotogiornalista per le maggiori testate italiane e ha scritto contenuti per alcuni noti portali e network. Con le Edizioni Erickson ha pubblicato «Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network» e «Il web è nostro. Guida per ragazzi svegli», testo presentato alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi.

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