Faten: Fatima Sharafeddine narra una storia di speranza
Raccontare ai ragazzi occidentali il concetto di libertà è un’azione insidiosa, quasi irreale. Tutti noi, ragazzi e adulti, spesso consideriamo scontati alcuni diritti, e l’assenza di memoria storica avalla questa certezza. Così la libertà di studiare, ad esempio, di poter scegliere il proprio futuro, viene declinata come una sciocchezza. Una sorta di inno all’ovvio di cui potremmo fare a meno: perché i nostri ragazzi e ragazze possono, nella maggior parte dei casi, davvero fare ciò che preferiscono, possono sognare e costruirsi un futuro, possono anche fermarsi, non fare nulla. Possono scegliere. Ma com’è la vita di chi non può scegliere?
Fatima Sharafeddine autrice del romanzo Faten (traduzione di Barbara Teresi, Gallucci editore, candidato al premio Strega ragazzi e ragazze 2021 Categoria 11+), ci racconta proprio questo spaccato di vita, dove nulla è ovvio e scontato e ogni piccolo passo va conquistato con caparbietà e forza d’animo.
Faten
Faten ha appena 15 anni quando viene mandata dal padre in servizio presso una famiglia ricca. Siamo nel 1985, quindi non molto tempo fa. La ragazza viveva con la famiglia in un piccolo paesino in Libano e la sua vita viene completamente stravolta da questa decisione paterna. Si ritrova sola a Beirut, deve lasciare la scuola e imparare ad abbassare la testa senza protestare.
La chiamano ragazza, non ha giorni liberi, solo qualche ora, e il guadagno del suo lavoro viene mensilmente consegnato direttamente al padre. Alla paura che prova, alla solitudine, al disorientamento si aggiunge la guerra: Beirut è infatti travolta da spari e granate, omicidi e bombe.
Quel giorno aveva paura. Paura della città, della guerra per le strade e delle esplosioni di cui aveva sentito parlare, Paura dell’ignoto e di ciò che l’attendeva nella nuova vita. Il viaggio dal paesino nelle montagne del Sud fino alla capitale sulla costa era lungo. Strade, curve, a destra… a sinistra… Lei era rimasta ad osservare la bellezza dei monti e delle valli finché era apparso in lontananza il mare con il suo orizzonte. La macchina scendeva, avvicinandosi pian piano al litorale per ritrovarsi, infine, sulla strada che lo costeggiava. Era la prima volta che Faten vedeva il mare. Com’era grande! Com’era maestoso! E se in quel momento avesse aperto la portiera dell’auto e fosse scappata in quella direzione? Se si fosse messa a correre sulla spiaggia a piedi nudi? Chissà se la sabbia era calda o fredda. E se i suoi piedi ci sarebbero sprofondati sotto, come le radici di un albero.
Ma Faten non ha nessuna intenzione di fermarsi e aspettare il susseguirsi degli eventi. Lei vuole costruire il proprio futuro, prendere decisioni, studiare e realizzarsi. Respira aria di libertà Faten, ma come può da sola affrontare tutto?
Faten è una storia di speranza
Fatima Sharafeddine ci offre una storia colma di speranza, senza nascondere le paure e le difficoltà, ci permette di assistere al grande cambiamento di Faten, di studiare con lei di notte, di incontrare il suo grande amore in segreto (amore presente, ma mai protagonista), sospirare alla finestra e tremare quando la guerra si fa sentire in tutto il suo terrore.
Con Faten impariamo cosa significa poter scegliere e vivere, poter decidere di studiare e cercarsi un lavoro, poter coltivare sogni e speranze senza mai vacillare.
Con che diritto mio padre può decidere del mio destino? Non sono più una bambina piccola che deve sottostare al suo volere. Voglio vivere come mi pare, Fino a quando dovrò essere un cagnolino obbediente?
Lo stile di Fatima Sharafeddine
Con una scrittura limpida, dettagliata ma mai pedante, scorrevole e avvincente, l’autrice ci accompagna nella vita di Faten.
Conosciamo così la famiglia dove lavora, fredda e scostante, e le due figlie apparentemente superficiali ma capaci di stupire. Apriamo la porta all’amica vicina di casa, anche lei in servizio ma con più libertà di azione anche se maggiormente oppressa dalle responsabilità. Incontriamo l’amore dei suoi sogni e lo ascoltiamo mentre suona il pianoforte, sbirciamo i biglietti che i due innamorati si inviano in gran segreto, e leggendo ci rendiamo conto delle enormi differenze tra benestanti e poveri, tra chi può sognare e chi invece dovrebbe solo obbedire.
Parola dopo parola Faten ci dimostra come la forza di volontà può cambiare il destino: non è facile, non lo è mai, ma è possibile.
Premio Strega ragazzi e ragazze 2021
Su Libri e bambini presentiamo i testi in gara per il Premio Strega ragazzi e ragazze 2021.
Miglior libro d’esordio
- Annet Schaap, Lucilla (La Nuova Frontiera)
Categoria 6+
- Alex Cousseau, Murdo. Il libro dei sogni impossibili (L’Ippocampo)
- Emanuela Da Ros, Penka la mucca clandestina (Feltrinelli)
- Giuseppe Ferrario, Thoni e i suoi cugini – Un’estate fuor d’acqua (HarperCollins)
Categoria 11+
- Annet Schaap, Lucilla (La Nuova Frontiera)
- Jakob Wegelius, La scimmia dell’assassino (Iperborea)
Review Overview
Storia
Leggibilità
Prezzo
Fondamentale
Una storia, un paese poco conosciuto, una vita destinata a cambiare: Faten racconta uno spaccato nuovo ma che nel profondo si rispecchia nella nostra anima.